"Un rebrand strategico del gruppo Wagner": ecco qual è l'ultima mossa di Putin in Africa

I mercenari russi dell'Africa Corps stanno rimpiazzando nel continente i paramilitari del gruppo fondato dall'ex cuoco di Putin

"Un rebrand strategico del gruppo Wagner": ecco qual è l'ultima mossa di Putin in Africa
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In Africa una nuova organizzazione paramilitare russa sta prendendo il posto del famigerato gruppo Wagner. Si tratta degli Africa Corps, un esercito non ufficiale posto sotto l'ombrello del ministero della Difesa di Mosca, a differenza dei soldati mercenari un tempo guidati da Prigozhin, l'ex "cuoco di Vladimir Putin" morto nel 2023 dopo un tentativo di rivolta contro i vertici della Difesa russa e, di fatto, contro il Cremlino. Il corpo paramilitare è composto da comandanti d'élite delle forze armate della Federazione con una corsia preferenziale assegnata ai combattenti, veterani e ancora operativi, provenienti da Wagner.

Ad accendere i riflettori su quanto accade nel continente al di là del Mediterraneo è la Cnn. L'emittente all news cita informazioni diffuse su Telegram dall'organizzazione paramilitare e riferisce che Africa Corps sarebbe già presente in Niger e Burkina Faso, due nazioni governate non a caso da giunte militari che vengono assistite dai mercenari. Non è chiaro se essa sia operativa nella Guinea Equatoriale mentre l'Associated Press riferisce che il ministero della Difesa russo avrebbe chiesto alle autorità della Repubblica Centrafricana di sostituire Wagner con gli Africa Corps pagando i servizi dei paramilitari in denaro e non in risorse naturali. In precedenza, aziende legate a Prigozhin avrebbero ottenuto concessioni per l'estrazione di oro e diamanti nella Repubblica Centrafricana, una nazione che detiene il quinto tasso di povertà più alto al mondo.

Il processo di sostituzione di Wagner è cominciato un paio di anni fa. Per gli esperti la mossa di Mosca rappresenta un "rebranding strategico" dopo l'ammutinamento e la morte del capo del gruppo. La Russia punterebbe a consolidare così le sue iniziative militari all'estero sotto un controllo statale più formale ottenendo una maggiore legittimità internazionale e minori rischi legali e reputazionali. Wagner, ricorda la Cnn, ha infatti dovuto affrontare cause legali dopo aver ricevuto accuse di violazione dei diritti umani. Bruxelles ha sanzionato il gruppo, le persone e le entità ad esso collegate nel 2021 e nel 2023 e le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine indipendente sui presunti crimini commessi dalla Wagner e dal'esercito del Mali.

Proprio in Mali i paramilitari di Prigozhin avrebbero subito le perdite più gravi dopo essere scesi in campo al fianco dell'esercito locale nella lotta contro gli insorti. A giugno Wagner ha annunciato che avrebbe lasciato il Mali sostenendo di aver completato una missione durata tre anni e mezzo. Secondo una recente analisi condotta dai servizi di intelligence estera dell'Ucraina "la tattica russa - il terrore contro la popolazione del Mali - si è dimostrata inefficace e gli abitanti del posto si rifiutano di cooperare con loro".

Mentre Putin sembra aver riguadagnato l'attenzione e la considerazione degli Stati Uniti sul dossier ucraino, il piano Wagner 2.

0 in Africa - che continua a capitalizzare sul vuoto lasciato dalle potenze occidentali, tra cui la Francia, di fatto cacciate dal continente - dimostra che nell'agenda dello zar non c'è solo l'operazione militare speciale contro Kiev. Le strette di mano scambiate nelle ultime ore con il premier indiano Narendra Modi e il presidente cinese Xi Jinping lo ricordano una volta di più.

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