Segnali, anelli, cappelli: gli indizi dei complottisti

In rete le bizzarre teorie che incolpano dell'attentato il "deep state" o il Mossad

Segnali, anelli, cappelli: gli indizi dei complottisti
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L'assassinio di un complottista non può che scatenare altre teorie complottiste, in un circolo vizioso delirante che vede Tyler Robinson, l'arrestato per l'attentato della Utah Valley University, come una semplice pedina di un gioco molto più grande di lui.

Tra le piste che spiegherebbero l'assassinio di Charlie Kirk una porta direttamente a Israele, Paese con cui il giovane ultraconservatore ucciso intratteneva un rapporto a dir poco controverso: da un lato sosteneva chiaramente in governo di Banjamin Netanyahu, che non a caso dopo la sua morte ha voltuo ricordarlo come «un amico di Israele dal cuore di leone», ucciso «per aver detto la verità e difeso la libertà». Dall'altro però i suoi discorsi erano spessi intinti in un pesante antisemitismo. «Le comunità ebraiche hanno spinto

esattamente il tipo di odio contro i bianchi che affermano di volere che le persone smettano di usare contro di loro», aveva scritto una volta su X dialogando con Elon Musk. Insomma, sarebbe stato il Mossad a uccidere Kirk, colpito non da un proiettile di Robinson ma da un dispositivo simile a quelli con cui i servizi segreti israeliani fecero esplodere i cercapersone di pezzi grossi di Hezbollah un anno fa in Libano.

Poi c'è il filone che porta al «deep state», nemico oscuro e difficilmente identificabile, ma che i complottisti dell'estrema destra identificano come «quelli che hanno ucciso JFK, compiuto l'11 settembre o bombardato Paesi senza alcuna conseguenza», scrive l'account Irlandarra, che vanta oltre 100mila follower.

Interessante è il modo in cui i cospirazionisti alimentano i propri sospetti badando ad alcuni dettagli sulla scena dell'attentato. Qualcuno ha notato nei video dell'attentato che girano in rete due persone che indicherebbero allo sparatore il momento esatto in cui colpire. Una si sistema ostentatamente un cappellino bianco in

testa, grattandosi poi l'orecchio destro, un'altra sembra volere incrociare le braccia ma poi cambia idea. Gesti probabilmente innocui, che però la suggestione popolare carica di significati assurdi. Nel mirino anche il comportamento di un altro uomo ripreso da un altro video, che sembra esultare subito dopo che Kirk è stato colpito e non si getta per terra in cerca di riparo come fanno tutti gli altri. Un'altra stranezza riguarda l'anello, ripreso prima e dopo l'attentato su dita differenti della mano sinistra di Kirk, ciò che ha fatto sospettare immagini false.

Una cosa che invece si spiegherebbe con il fatto che si tratta di un anello aperto, facile da spostarsi anche accidentalmente. Tutti elementi di una narrazione tossica e capziosa. L'omicidio di Kirk è stato frutto di puro odio.

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