Charlie Kirk

Diciamoci una verità scomoda, "Bella ciao" non è più una canzone di libertà. Non solo è diventata un ballo da villaggio turistico o la colonna sonora di una serie tv, ma ha attraversato l'oceano per finire su una pallottola. Una situazione figlia di una cultura d'odio che vede l'avversario come un nemico da eliminare

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - Se "Bella ciao" è diventata una canzone d'odio

Charlie Kirk aveva anche delle opinioni non condivisibili, ma è stato ucciso per le sue idee, e questo è inaccettabile. Così come è inaccettabile che da sinistra non arrivino parole di solidarietà ma anzi di giustificazione per l'odio.

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - La sinistra che giustifica l'odio su Kirk

Non comprendere che le parole non sono pietre, e che nessuna opinione può uccidere o ferire, apre la strada ai peggiori regimi

Carlo Lottieri
Università uccisa dal dogmatismo

Dal campus universitario al dibattito pubblico italiano: la morte di Charlie Kirk è il sintomo estremo di un clima che da anni trasforma il confronto in odio e l’avversario in bersaglio. Un terreno avvelenato da parole che non restano parole, da simboli che diventano minacce, da un racconto culturale che legittima l’esclusione di chi non si allinea. In questa puntata di M.A.R.C. Francesco Maria Del Vigo ripercorre la vicenda di Kirk, analizza le reazioni arrivate anche in Italia e mostra come l’arroganza morale possa diventare complicità con la violenza. Non solo cronaca, ma la fotografia di un mondo che si illude di difendere la libertà mentre ne scava la fossa.

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - Gli assassini di libertà
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