
V come Visitors, V come Vance. Nel premiato circo dell'amministrazione Trump tra complottisti, suprematisti e miliardari eccentrici, ci mancava il vicepresidente col pallino degli extraterrestri.
JD Vance lo ha ammesso nel corso di un'intervista al giornalista Michael Duncan del podcast Ruthless. Lui è «ossessionato» dagli Ufo e «particolarmente concentrato» sul dossier dell'altro mondo. In particolare vorrebbe trascorrere l'estate a riesaminare attentamente tutte le segnalazioni di misteriosi oggetti volanti degli ultimi tempi, analizzando attentamente in particolare i video che riprendono «cosi» apparsi lo scorso dicembre nei cieli del New Jersey e di altri stati della East Coast. «Non sono ancora arrivato in fondo alla questione, ma sono passati solo sei mesi, siamo stati molto impegnati»,
ha detto Vance con una risatina per la verità piuttosto inquietante.
Il numero due della Casa Bianca sembra infatti andare in direzione ostinata e contraria rispetto a quanto assicurato dalla portavoce dell'amministrazione Trump nel corso del primo briefing con la stampa, che, rispondendo a una precisa domanda, aveva apparentemente risolto il mistero degli avvistamenti parlando di droni che volavano per scopi di ricerca e di divertimento, peraltro autorizzati dalla Federal aviation administration. Insomma, nessun nemico.
Ma Vance sembra invece ansioso di trovare prove di un nemico extraterrestre, evidentemente insoddisfatto dei tanti conflitti terrestri in cui il suo capo diretto Trump si trova invischiato. Una caccia a ET che non sorprende chi conosce bene il vicepresidente e scrittore (ma non di fantascienza, almeno per ora). Vance infatti non fa mistero della sua passione per un argomento un tempo tabù e ora forse semplicemente fuori moda.
La stessa sua presenza nel podcast di Duncan non è casuale, visto che il giornalista si vanta di essere stato a Roswell, la cittadina del New Mexico il cui territorio fu teatro del più celebre incidente attribuito alla possibile presenza di extraterrestri. Nel 1947 infatti vennero ritrovati da un «ranchero» del posto alcuni rottami che fecero pensare a un oggetto volante di provenienza
aliena. Un mistero alimentato da una stampa all'epoca facilmente suggestionabile, e che ancora oggi alimenta teorie complottistiche che contestano la verità «ufficiale» che attribuisce quei rottami a un modulo del Progetto Mogul, operazione segretissima intrapresa dal governo statunitense per indagare su possibili test atomici sovietici. Vance ha chiesto a Duncan se avesse visto di persona gli extraterrestri e il giornalista ha risposto di no, ma di aver visto «l'hangar dove si trovavano». E comunque, «una volta che avrò capito se c'è qualcosa lì, mi assicurerò che tu sia il primo a saperlo», ha assicurato Vance.
JD peraltro non è il solo membro dell'amministrazione Trump a prendere molto sul serio l'argomento.
Il segretario di Stato Marco da senatore, nel 2023, fece esplicitamente riferimento a un programma segreto del Pentagono per il recupero di velivoli non identificati precipitati. Ma quale Ucraina, ma quale Medio Oriente, è la guerra dei mondi il vero orizzonte dei trumpiani.