Politica internazionale

Dall'ambientalismo militante, al ruolo di Cina e India. Intervista a Fiocchi di Fdi

L'avvocato Luca Favini intervista l'onorevole Pietro Fiocchi, deputato europeo di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza al Parlamento europeo

Dall'ambientalismo militante, al ruolo di Cina e India. Intervista a Fiocchi di Fdi

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Per approfondire le tematiche di diritto ambientale, in particolare nella sua declinazione europea, l'avvocato Luca Favini ha intervistato l'onorevole Pietro Fiocchi, deputato europeo di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza al Parlamento europeo. L'intervista si è concentrata sul ruolo dell'onorevole Fiocchi all'interno della commissione parlamentare e sui progetti di direttiva che stanno analizzando. Fiocchi ha sottolineato l'importanza di un approccio pragmatico e di una gestione oculata dell'ambiente, evidenziando le problematiche che possono sorgere dalle normative troppo rigide.

I dossier in corso di esame parlamentare sono tantissimi e molto importanti per le ripercussioni che avranno sulla vita dei cittadini europei. Si va dalle emissioni di CO2 delle auto, delle navi e degli aerei, al riuso e del riciclo nel settore del packaging, la revisione Reach sulle sostanze chimiche pericolose e l'efficienza energetica degli edifici. Tuttavia, ha sottolineato che l'Europa, nonostante i suoi sforzi, non ha la capacità di imporre le stesse scelte ad altri paesi, come Cina e India, che rappresentano i maggiori produttori di emissioni di CO2.

L'intervistatore ha sollevato la questione dell'ambientalismo militante che, in alcuni casi, potrebbe aver bloccato opere pubbliche necessarie per la gestione del territorio, come la manutenzione dei fiumi. L'onorevole Fiocchi ha concordato sull'opposizione eccessiva a interventi umani sull’ambiente naturale, sottolineando l'importanza di un approccio bilanciato che tenga conto sia delle esigenze umane che dell'ambiente.

L'onorevole Fiocchi ha evidenziato la difficoltà dell'Europa nel far rispettare le normative ambientali ad altri paesi al di fuori dell'Unione. Ha sottolineato che l'Europa produce solo il 7% delle emissioni di CO2 a livello globale, mentre paesi come India e Cina hanno un impatto maggiore. Ha inoltre criticato alcune scelte ideologiche, come la preferenza per l'energia elettrica rispetto all'idrogeno, senza considerare le implicazioni economiche e logistiche che avranno sulle nostre economie.

L’Europarlamentare ha evidenziato il complesso scenario in cui il Parlamento europeo si trova attualmente, con la prossima fine della legislatura che potrebbe compromettere l’attuale maggioranza. Secondo Fiocchi, l'evoluzione politica osservata nelle recenti elezioni in Svezia, Italia e Spagna sembra indicare uno spostamento verso il centro-destra, caratterizzato da un approccio più pragmatico riguardo alle questioni ambientali. Pur riconoscendo la necessità di agire per proteggere l'ambiente, Fiocchi sottolinea l'importanza di equilibrare le azioni per preservare l'economia e i posti di lavoro.

Fiocchi ha espresso anche preoccupazione per le modalità di gestione delle normative all'interno del Parlamento Europeo. Come relatore ombra per diversi dossier per il gruppo dei Conservatori e Riformisti, ha evidenziato l'eliminazione delle riunioni dei relatori, riducendo così l'input politico nelle decisioni. Questa situazione, secondo l’Onorevole, rappresenta una evidente deriva antidemocratica.

Infine, Fiocchi ha richiamato l'attenzione sull'importanza di trovare un equilibrio tra la tutela dell'ambiente e le esigenze dei cittadini.

Ha sottolineato l'assurdità di abbracciare una visione estremista che metterebbe a repentaglio l'energia eolica e nucleare, senza fornire alternative praticabili per le esigenze energetiche quotidiane.

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