Droni, guerra ibrida di Mosca. Zelensky: "L’Italia la prossima"

Altri avvistamenti in Danimarca, l’Ucraina avverte. Tajani: "Pronti, ma non siamo un obiettivo". E l’Europa conferma: "Conflitto già in atto"

Droni, guerra ibrida di Mosca. Zelensky: "L’Italia la prossima"
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Se non è escalation, di certo non è una fase di distensione. Anzi, il caos sembra essere l’unico elemento sui cieli d’Europa. Dopo gli sconfinamenti dei caccia russi e i primi avvistamenti, non passa giorno che droni non vengano segnalati sullo spazio aereo di vari Paesi europei, dalla Polonia alla Danimarca, passando per l’Estonia e la Germania, con un nuovo capitolo sospetto relativo anche all’Ungheria di Orbán, ulteriore segnale di una crescente tensione ma anche dello scoppio più o meno ufficiale di un a guerra ibrida, parallela a quella sul campo. Con l’Italia che diventa potenziale obiettivo. Zelensky: «Potrebbe essere la prossima».
Perché anche ieri droni non identificati sono stati avvistati sopra la più grande base militare della Danimarca. «Attacco ibrido durato alcune ore», spiega Copenaghen. Diversi droni sono stati avvistati anche nella regione tedesca dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca, per Berlino un potenziale atto di spionaggio che sta portando a un rafforzamento delle difese. Ma emerge anche un altro caso, potenzialmente esplosivo. Nei giorni scorsi Kiev aveva accusato l’Ungheria di aver violato lo spazio aereo ucraino con alcuni droni. «Zelensky sta impazzendo, vede i fantasmi», la replica stizzita. Ma ieri il ministro degli Esteri ucraino ha incalzato l’Ungheria mostrando le mappe con la rotta esatta dell’incursione dei velivoli ungheresi. «Ecco le prove, stiamo ancora aspettando che l’Ungheria spieghi cosa ci faceva questo oggetto nel nostro spazio aereo», ha detto il ministro. Con Zelensky che rincara la dose: «La Russia sta testando le nostre difese, avete visto cosa sta succedendo in Europa. 92 droni erano diretti verso la Polonia. Li abbiamo intercettati in Ucraina, 19 hanno raggiunto il loro 1 9 SETTEMBRE uno sciame di droni sui cieli della Polonia 2 14 SETTEMBRE un drone russo nello spazio aereo della Romania 3 19 SETTEMBRE tre MiG-31 russi entrano per 12 minuti nello spazio aereo dell'Estonia a radio spenta 4 20 SETTEMBRE jet russi a bassa quota su una piattaforma polacca nel Baltico 5 22 SETTEMBRE droni sull'aeroporto di Copenaghen e di Oslo: voli sospesi 6 25 SETTEMBRE droni su 4 aeroporti danesi e su Oslo; 4 caccia russi intercettati sull'Alaska e 5 sulla Lettonia spazio aereo. Norvegia, Danimarca, segnali dalla Svezia. Ci sono rumeni, polacchi, i paesi baltici. L’Italia potrebbe essere la prossima», alzando quindi il livello di allarme anche per il nostro Paese. «Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non che l’Italia sia un obiettivo militare», ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Comunque la nostra difesa aerea è sempre in grado di verificare ciò che accade - ha aggiunto -. È in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose».
Che ci si trovi comunque di fronte a una nuova fase del conflitto lo confermano le parole del commissario Ue per l’Economia Valdis Dombrovskis. «Stiamo assistendo a ogni tipo d’azione russa, dalla disinformazione ad atti di sabotaggio, siamo già in una guerra ibrida con la Russia», ha detto, aggiungendo che «le ambizioni della Russia si estendono oltre l’Ucraina». Alta tensione che si evince anche da quanto spiega l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato. «Diversi alleati, tra cui Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia e Romania, hanno subito violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. Questi atti sono un’escalation, sono sconsiderati e mettono in pericolo vite umane. E la Russia ne ha la piena responsabilità».
Come se non bastasse, torna l’allarme Zaporizhzhia. La centrale nucleare ucraina occupata dai russi, è senza energia ormai da tre giorni.

Un’interruzione record che il direttore generale dell’Agenzia per l’energia atomica Rafael grossi definisce «profondamente preoccupante». Se tutti questi elementi non significano escalation, di certo non semplificano la situazione.

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