"È un partner affidabile". Il piano dell'Italia sul gas

Importante visita di Giorgia Meloni ad Algeri, dove ha incontrato il presidente algerino e ha stretto intese sulle future forniture di energia. Presente anche l'Ad di Eni, Claudio Descalzi: "Dall'Algeria sempre più gas, entro il 2025 supereremo i 28 miliardi di metri cubi all'anno"

"È un partner affidabile". Il piano dell'Italia sul gas

Giorgia Meloni ha già compiuto in passato il tragitto che separa l'Italia dall'Algeria. Una visita al campo profughi di Tindouf, avvenuta alcuni anni fa, è stata citata tra le esperienze più importanti nella sua autobiografia. Circostanza che non ha mancato di avere un risvolto politico. In chiave positiva per Algeri, in chiave negativa per il Marocco, visto che a Tindouf ha sede il Fronte del Polisario.

Ma oggi in ballo c'è ben altro. La visita di Giorgia Meloni, in qualità di presidente del consiglio, è importante per almeno due motivi: è il primo bilaterale ufficiale da quando si è insediata a Palazzo Chigi ed è un incontro tenuto nel Paese che ha sostituito la Russia quale nostro primo fornitore di gas.

La scelta di andare ad Algeri

Gli ultimi presidenti del consiglio italiani hanno sempre scelto, come prima tappa per gli incontri bilaterali, un Paese arabo. Lo ha fatto Mario Draghi nell'aprile del 2021, recandosi in Libia, e adesso Giorgia Meloni con il suo atterraggio oggi ad Algeri.

Segno di come a Roma, sia a Palazzo Chigi che alla Farnesina, l'attenzione verso il Mediterraneo comincia a essere trasversalmente più attiva. E non potrebbe essere diversamente: dalle coste a noi dirimpettaie passano alcuni dei principali dossier che riguardano da vicino la politica interna italiana.

In Algeria Giorgia Meloni è pronta a rinsaldare l'asse tra il nostro Paese e quello nordafricano. Il primo obiettivo riguarda i rapporti energetici. Nella capitale algerina, ad accompagnare il capo del governo, c'è anche l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. “Bisogna pensare che solo 2 anni fa l'Algeria dava all'Italia circa 21 miliardi – ha dichiarato ai giornalisti il numero uno dell'azienda – adesso ne ha dati 25, arriveremo a 28 miliardi l'anno prossimo e poi nel 2024-25 supereremo ancora”. Gas prezioso per mandare avanti il programma di sostituzione delle forniture russe, approvato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Indicativa in tal senso anche la visita tenuta da Giorgia Meloni prima di recarsi al palazzo presidenziale per il bilaterale. Il presidente del consiglio si è recato infatti nel quartiere di Hydra, dove sono situati i giardini dedicati a Enrico Mattei. Ossia il fondatore dell'Eni, artefice di molti accordi energetici con i Paesi arabi e a cui la stessa Meloni ha dedicato il “piano per l'Africa” di cui ha parlato nel discorso di presentazione alle Camere.

Il vertice con il presidente algerino

Dopo l'omaggio ai giardini Mattei, il capo del governo si è recato all'interno del palazzo presidenziale. Qui ad attendere Giorgia Meloni c'era il capo dello Stato algerino Abdelmadjid Tebboune. I due sono stati a colloquio per più di un'ora. Sul piatto c'erano soprattutto accordi di natura energetica. Fitta in tal senso la rete di intese tra l'Eni e la Sonatrach, la società algerina che si occupa di idrocarburi e che da anni è annoverata come la più grande società africana.

L'incontro tra Meloni e Tebboune ha toccato però anche importanti punti politici. Al termine del bilaterale, i due capi di governo hanno sottolineato la vicinanza tra le parti. "L'Algeria è un partner affidabile e di assoluto rilievo strategico - ha dichiarato il presidente del consiglio durante la conferenza stampa tenuta ad Algeri - Ringrazio il presidente, il primo ministro, e l'intero governo per questa accoglienza straordinaria in questa visita che, non è caso, è la prima missione bilaterale nel Nord Africa che il governo ha voluto fare". A fargli eco è stato lo stesso Tebboune. "Ringraziamo Giorgia Meloni per questa visita - ha dichiarato - i rapporti tra i nostri due Paesi sono solidi".

Nel corso della conferenza stampa, il presidente del consiglio ha sottolineato la scelta di indicare nel Piano Mattei uno dei capisaldi della propria politica.

"Consideriamo l'Algeria un partner fondamentale per quello cha abbiamo definito un "piano Mattei per l'Africa" - si legge nelle dichiarazioni di Giorgia Meloni - un progetto ambizioso basato su un rapporto di collaborazione e per trasformare le tante crisi in possibili occasioni. Abbiamo in mento un modello di cooperazione che non è predatorio, entrambi i partner devono essere soddisfatti e poter crescere".

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