Politica internazionale

"Costa più di 4 milioni di euro". Bufera sull'altare per papa Francesco

In vista della giornata mondiale della gioventù di agosto, nella capitale portoghese non è andata giù la spesa per realizzare l'altare per la Messa finale

"Costa oltre 4 milioni di euro". Bufera sull'altare per papa Francesco

Stanno suscitando polemiche in Portogallo le notizie relative ai costi per la giornata mondiale della gioventù, l'evento che sarà ospitato ad agosto a Lisbona. In particolare, l'opinione pubblica si è letteralmente spaccata quando è emerso il costo dell'altare che verrà costruito per la Messa finale che verrà officiata da papa Francesco. L'opera infatti porterà a una spesa di quattro milioni e duecentomila Euro.

Il progetto per il palco che ospiterà Bergoglio

La giornata mondiale della gioventù è oramai uno degli appuntamenti più importanti non solo a livello religioso ma anche, più in generale, a livello organizzativo. Genera infatti un flusso di persone verso un territorio paragonabile a un qualsiasi grande evento sportivo o fieristico, con la città ospitante che deve essere in grado quindi di dotarsi di importanti infrastrutture.

A Panama City nel 2019, nel corso dell'ultima edizione della giornata mondiale della gioventù, Lisbona è stata annunciata come città ospitante dell'edizione del 2022. La pandemia ha fatto slittare i piani e così si è deciso di spostare l'evento al prossimo agosto.

La fase più importante del programma è prevista per domenica 6 agosto, quando Papa Francesco celebrerà la messa finale davanti ai giovani partecipanti. Gli organizzatori hanno scelto come sede un grande spiazzo situato lungo le rive del fiume Tago, a nord di Parque de Nacoes. È qui che verrà costruito il palco che da oltre quattro milioni di Euro.

Molti cittadini si sono chiesti se era davvero il caso di spendere così tanti soldi per un altare, specialmente in tempi di crisi. Il sindaco di Lisbona, Carlos Moedas, si è però difeso. Non si tratta di un palco smontabile, ha fatto sapere ai giornalisti che lo hanno incalzato nei giorni scorsi. Né tantomeno si tratta di un'opera destinata ad essere abbandonata dopo la manifestazione. Al contrario, il palco è parte intergante di una serie di opere destinate a rimanere anche dopo il 6 agosto.

Nelle somme di spesa previste quindi, sono compresi i lavori per la realizzazione di zone verdi e locali per il pubblico. L'obiettivo è riqualificare un'area di Lisbona considerata a rischio degrado e valorizzarla grazie agli investimenti per la giornata mondiale della gioventù. Un po' come fatto per il vicino Parque de Nacoes dopo l'Expo del 1998.

Per questo è stato lo stesso presidente della repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, a difendere l'investimento. Il capo dello Stato, in particolare, ha rassicurato sulla bontà del progetto e sulla volontà di lasciare alla capitale un'area riqualificata dopo l'evento di agosto.

Il perché della polemica

Molti cittadini però non ci stanno. Sui social la polemica non si è spenta. Ad infuocare gli animi è stata soprattutto la modalità con cui si è arrivati all'assegnazione dell'appalto. Non c'è stata, hanno sottolineato molte testate locali, alcuna gara e non si è avuto un vero e proprio bando.

Le autorità appaltanti hanno assegnato i lavori con trattativa privata alla ditta Mota-Engil, principale colosso portoghese dell'edilizia. Circostanza che ha destato perplessità, specie per l'importo elevato del progetto. Da qui i sospetti di manovre poco chiare e poco limpide da parte delle pubbliche istituzioni. Del resto, è emerso sempre dalla stampa locale, è proprio con la legge finanziaria del 2023 che è stata concessa, in casi eccezionali, la possibilità di un'assegnazione con trattativa privata anche per importi elevati.

Tra i detrattori del progetto per la giornata mondiale della gioventù, c'è chi ha anche sottolineato la differenza con l'investimento fatto per la visita di Papa Benedetto XVI nel 2010. All'epoca, il comune ha speso soltanto trecentomila Euro. C'è da dire però che in quel caso non si trattava di una visita incastonata in un evento come quello della giornata della gioventù.

La differenza però ha dato, e non poco, nell'occhio.

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