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+13% di tassa sulla seconda casa: ecco la patrimoniale mascherata

Si profila l'ennesima stangata per i contribuenti italiani. Il governo, infatti, intende accorpare Imu e Tasi in un'unica imposta, aumentando al tempo stesso l'aliquota. Uno "scherzetto" che costerà ai cittadini il 13% in più

+13% di tassa sulla seconda casa: ecco la patrimoniale mascherata

Accorpare Imu e Tasi. È l'ultima promessa del governo per semplificare la burocrazia ai cittadini. Dietro a questa operazione, però, si nasconde un trucco: che rischia di costare molto caro. Infatti, un'unica imposta al posto dell'Imposta municipale sugli immobili (Imu) e Tributo sui servizi indivisibili (Tasi), che gravano soprattutto sulle seconde case, nasconde una parola temutissima dagli italiani: patrimoniale. Al momento, come ricorda Libero, i 22 miliardi che Stato e Comuni incassano da oltre 18 milioni di proprietari di immobili non bastano più. E se dal punto di vista formale, con l'accorpamento delle due imposte si semplifica la vita dei contribuenti, all'atto pratico si va nella direzione di un aumento della pressione fiscale.

Al momento l'aliquota base dell'Imu è pari allo 0,76% del valore catastale, con i Comuni che possono alzarla o abbassarla entro certi limiti, mentre l'aliquota della Tasi ammonta allo 0,1%. L'Imu rende rispettivamente 3,8 miliardi di euro allo Stato e 17 ai Comuni, mentre la Tasi fa guadagnare a questi ultimi 1,1 miliardi. In tutto fanno 22 miliardi, che il governo intende aumentare fissando allo 0,86% l'aliquota base della nuova imposta "unificata" contro il precedente 0,76%: il 13% in più. Una patrimoniale mascherata, dunque. Anche perché, sottolinea ancora Libero, la maggior parte dei sindaci non applicano la Tasi finanziando le proprie attività con la sola Imu. Con la nuova imposta, invece, il carico fiscale a carico dei cittadini aumenterà ovunque. Una mossa pensata dal ministero dell'Economia per incassare di più e ridurre così i trasferimenti agli enti locali.

Le organizzazioni di categoria non ci stanno. "Sarebbe un insulto al buon senso, prima ancora che ai proprietari. La patrimoniale sugli immobili, che continuano a perdere valore, va ridotta", attacca Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. Ma il governo giallo-rosso tira dritto, dimostrando per l'ennesima volta la sua passione per la spesa pubblica.

Una bella differenza rispetto all'accorpamento Imu-Tasi promesso qualche mese fa da Matteo Salvini, con la Lega che aveva promesso l'abolizione della Tasi con un risparmio di 1,1 miliardi di euro. L'opposto del centro-sinistra, che mira così a mettere ancora di più le mani nelle tasche degli italiani, già abbondantemente alleggerite. Sì perché la tassazione sulla casa è già insostenibile di suo. Basti pensare che gli immobili della categoria catastale F2, quella dei ruderi, sono diventati 548.148, il doppio rispetto al 2011. Ruderi che rimangono tali per l'impossibilità dei proprietari di ristrutturarli a causa della mancanza di possibilità economiche. Che la stangata annunciata dal governo contribuirà a ridurre ulteriormente.

Insomma, un cane che si morde la coda.

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