
L'ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, all'Eliseo dal 2007 al 2012, sarà incarcerato martedì 21 ottobre presso la prigione de La Santé di Parigi. Lo rivela l'agenzia Afp citando fonti vicine al caso. Ieri Sarkò è stato convocato dai giudici, che gli hanno comunicato luogo e data di detenzione, per scontare la condanna a cinque anni di reclusione (di cui due sospesi) inflitta per associazione a delinquere e sentenziata disponendo anche (per la "gravità eccezionale dei fatti") la cosiddetta esecuzione provvisoria della pena, senza cioè attendere l'esito del ricorso; come già accaduto per la condanna di Marine Le Pen all'ineleggibilità sopraggiunta lo scorso marzo.
Il 25 settembre, il tribunale di Parigi ha infatti dichiarato l'ex capo di Stato colpevole, per aver permesso ai suoi stretti collaboratori di raggiungere la Libia allora guidata da Gheddafi al fine di finanziare illegalmente la campagna per l'Eliseo del 2007, vinta da Sarkozy. Ieri l'ex presidente, 70 anni, si è presentato in tribunale a bordo di un'auto con i vetri oscurati, per poi lasciare l'aula senza dichiarazioni alla stampa dopo quelle dispensate invece a raffica nel giorno della condanna, in cui la moglie Carla Bruni strappò stizzita la spugna dal microfono della testata Mediapart, che svelò parte dell'affaire libico. L'avvocato dell'ex capo dello Stato, Christophe Ingrain, non ha rilasciato dichiarazioni sulla detenzione; condizione che rappresenterà una "prima" nella storia della V Repubblica francese.
Sarkozy dovrebbe finire in una cella di 9 metri quadrati, sezione soggetti vulnerabili (anche come nota come "Vip"), dotata di doccia, frigorifero e televisore. Sarà solo. Conserva i diritti all'informazione, alle visite, alla corrispondenza scritta e telefonica. Gli sarà consentito di uscire per "almeno una passeggiata al giorno" in un cortile isolato dal resto dei detenuti.
Sarà il primo ex capo di Stato dell'Ue a finire in penitenziario. Vantano precedenti la Corea del Sud e il Perù. E lo Sri Lanka, dove Ranil Wickremesinghe, rinviato a giudizio nell'agosto '25, fu fermato e poi rilasciato su cauzione.