
Per la seconda volta in quattro mesi l'Ucraina ha messo in atto un'operazione offensiva avvalendosi di tecnologie militari avanzate. Se lo scorso 31 dicembre un drone navale Magura V5 era riuscito ad abbattere due elicotteri da combattimento MI-8, ieri il velivolo marino ha disintegrato con 2 missili terra-aria un caccia russo SU-30 sul Mar Nero, a 50 km a ovest di Novorossijsk. L'attacco è stato effettuato da soldati dell'unità speciale della Gur, Gruppo 13, gli stessi del raid di fine anno. Per il Cremlino l'abbattimento del jet sarebbe avvenuto con il sostegno della Gran Bretagna, che avrebbe supportato Kiev anche in un blitz in Crimea, sventato. Il drone Magura, in servizio dall'estate del 2023, è in grado di percorrere oltre 800 km, viaggiando a una velocità massima di 80 km/h e trasportando una testata di 250 kg. Lungo circa 5,5 metri, ha un costo di circa 240mila dollari. Fino a oggi il velivolo è stato impiegato quasi in via esclusiva contro la flotta russa nel Mar Nero, riuscendo a colpire navi che trasportavano esplosivi. Lo sviluppo nel combattimento aereo potrebbe aprire nuovi scenari per Kiev; non a caso proprio ieri l'Ucraina ha acquistato dagli Usa un pacchetto di servizi per F-16 del valore di 310,5 milioni di dollari. L'accordo sulle terre rare potrebbe aprire la strada a imminenti consegne di sistemi di difesa aerea. La reazione di Mosca si è concretizzata con un feroce raid su Kharkiv: le bombe termobariche sganciate sulla città hanno creato un'onda d'urto ad altissima temperatura e provocato 55 feriti, tra di loro due adolescenti.
Nel 1.165° giorno di scontri una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi a Kherson. Un drone ucraino ha attaccato la chiesa di San Giorgio il Vittorioso a Tolokonnoye, nel Belgorod. A seguito dell'esplosione le cupole del tempio hanno preso fuoco. Le difese aeree di Mosca riferiscono di aver distrutto 170 droni ucraini su varie regioni russe, oltre a 11 missili e a 14 droni marini sul Mar Nero. Frammenti incandescenti hanno creato alcuni danni (e 7 feriti) a Novorossijsk, vicino al ponte di Kerch, che collega il territorio metropolitano russo con la Crimea, dov'è in vigore lo stato d'emergenza. In serata Odessa è stata colpita da una salva di missili esplosi dal mare. I russi hanno danneggiato la stazione di comunicazione satellitare delle forze armate ucraine a Siversk (Donetsk).
Secondo un rapporto dell'intelligence di Londra la Russia avrebbe subito circa 950mila perdite (tra morti e feriti) dall'inizio del conflitto, 160mila nei primi 4 mesi del 2025. Kiev starebbe aprendo a contratti d'arruolamento per over 60.
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