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Adesso Salvini sfida Fassino: sindaci leghisti fuori dall'Anci

Il leader della Lega Nord: "Renzi se ne fotte... e Fassino è complice". 300 sindaci pronti a lasciare l'associazione

Adesso Salvini sfida Fassino: sindaci leghisti fuori dall'Anci

Matteo Salvini sfida Piero Fassino. Nei prossimi giorni centinaia di sindaci leghisti daranno il benservito nall'Anci. Se ne andranno via uno dopo l'altro dopo che domani il leader del Carroccio avrà dato l'annuncio ufficiale. "I soldi dell'iscrizione (all'Associazione dei Comuni, ndr) - spiega a ItaliaOggi - li utilizziamo per pagare gli asili nido e assistere gli anziani". Una protesta concreta contro il governo Renzi, che riempie i Comuni di immigrati, e contro lo stesso Fassino, che assiste impotente alla morte degli enti locali. "Noi diciamo basta - continua - che quelli del Pd se la cantino e se la suonino tra di loro".

Domani, a Cittaddella, i sindaci della Lega Nord racconteranno la propria esperienza di governo. Ci sarà chi parlerà di come sia riuscito ad abbassare le tasse locali nonostante il patto di stabilità. E chi racconterà come sia riuscito a dare alloggi agli italiani bisognosi o a non far pagare l'Iva a chi è in credito con lo Stato. Da qui, come annunciato ieri dal sindaco di Padova Flavio Bitonci, Salvini annuncerà la sfida a Fassino. "I sindaci ormai non hanno più poteri, a cominciare dall'immigrazione - spiega il leader del Carroccio a ItaliaOggi - il governo e i prefetti mettono ogni giorno i primi cittadini davanti al fatto compiuto". Il problema è, insomma, sia legato alle risorse economiche sua alla rappresentanza. Da qui la provocazione di chiamarsi fuori dall'Associazione dei Comuni. "L'Anci è sempre stata a guida del Pd - continua - quando eravamo noi al governo minacciava la rottura delle relazioni istituzionali e alzava barricate.

Quando a Palazzo Chigi c'è un premier di sinistra il motto diventa: non disturbare il manovratore".

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