Affittopoli a Roma, Pd moroso per 170mila euro

Il commissario Tronca promette almeno 30 verifiche al giorno: "Nessuna vendita, da quegli immobili il Comune può trarre 300 milioni di euro all'anno"

Affittopoli a Roma, Pd moroso per 170mila euro

Si allarga il nuovo scandalo su Affittopoli a Roma. Il commissario prefettizio Francesco Tronca, salito al Campidoglio dopo le dimissioni di Marino, ha promesso almeno trenta verifiche al giorno e "chi non è in regola verrà sfrattato". Tronca ha istituito due task force, che affiancano la segreteria tecnica: a loro il compito di mettere al setaccio gli immobili che sono di proprietà del Comune di Roma, facendo i necessari accertamenti sui contratti (su 574 casi sino ad ora accertati, l'80% sono senza contratto) se gli affitti vengono pagati o meno e a quale cifra. Emergono, intanto, alcuni particolari interessanti. Il Pd sarebbe moroso per una cifra importante.

La sede più famosa del Pd, quella centralissima di via dei Giubbonari, dietro Campo de’ Fiori, è in un immobile di proprietà del Comune: c'è un regolare contratto d'affitto pari a 14.910 euro all'anno, circa 1240 euro al mese, che in una zona come questa sono decisamente pochi. Il problema, però, è l'arretrato che il partito del premier deve al Comune: 170 mila euro, che non sono proprio bruscolini. Se nel 1946 l’affitto era simbolico (320 lire mensili), rivalutate a 12 mila lire nel 1986, con la giunta Alemanno il canone passò a 1.200 euro mensili. Ma a quel punto gli inquilini decisero di abbassarsi l’affitto a 102 euro al mese. Il pasticcio è andato avanti sino alla giunta Marino, che ha deciso di togliere quell'immobile da quelli posti in vendita. Tra liti e contenziosi siamo arrivati alla lettera di sfratto, con raccomandata recapitata prima di Natale.

Ma quella di via dei Guibbonari non è l'unica sede morosa del Pd. Ce ne sono altre in periferia, una alla Magliana, un’altra a Villa Gordiani. Le verifiche, intanto, vanno avanti. In via dei Volsci, San Lorenzo, vicino all’Università "La Sapienza", c'è la sede della onlus "Imagine" di Ignazio Marino: il canone di affitto è di 239,76 euro al mese. La proprietà anche in questo caso è il Comune di Roma. Particolare curioso: la concessione è scaduta ma la onlus continua a stare lì.

Tra i fortunati inquilini del Comune ci sono anche partiti di centrodestra. La storica sezione Msi di Colle Oppio, vicino al Colosseo, costa 154,92 euro all'anno. La sede è frequentata dai giovani vicini a Fratelli d’Italia.

Il commissario Tronca non vuol sentir parlare di vendere il patrimonio immobiliare. E' convinto che, facendo le cose come si deve il Comune possa incassare la bellezza di circa 300 milioni di euro all'anno. Una vera e propria manna per i disastrati bilanci del Campidoglio.

Ovviamente fare le cose come si deve vuol dire porre fine allo scandalo che prevede ad esempio un canone d'affitto pari a un euro al mese (in via del Grillo), quando il mercato prevederebbe un incasso di almeno 1.575 euro al mese. Oppure i soli duecento euro al mese pagati nel palazzo in cui viveva Sandro Pertini, in piazza di Trevi, davanti alla fontana famosa in tutto il mondo.

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