Controlli a tappeto in mezza Italia per il primo giorno di zona rossa. Le forze dell'ordine hanno avuto il loro bel da fare, soprattutto nelle grandi città come Roma e Milano, dove le verifiche, a campione, si sono concentrate soprattutto nelle vie del centro. In campo Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale, impegnati con posti di blocco per le auto, ma anche nel fermare chi, a piedi, transitava lungo la strada. Le disposizioni del nuovo Dpcm impongono, infatti, l'uscita solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Se lo scorso weekend i controlli hanno riguardato eventuali assembramenti o l'uso corretto dei dispositivi di protezione, da ieri ci si è concentrati sui trasgressori che infrangessero i divieti uscendo senza motivi specifici.
Il primo dato che emerge è che gli italiani, forse memori del primo lockdown, hanno rispettato abbastanza le regole. Pochissimi i casi contestati. Le forze dell'ordine, per la prima giornata, hanno comunque usato una certa flessibilità, tendendo più a educare e informare che reprimere. Insomma, chi è stato trovato a fare attività fisica un po' più lontano dall'area di residenza è stato invitato a rientrare, ma niente di più. I dati ufficiali relativi ai controlli si potranno avere solo nella giornata di oggi, ma ciò che si apprende è che nessuna area è stata lasciata sguarnita, a partire dalle principali arterie di comunicazione con la Polizia Stradale in campo. Controlli anche da parte della Polizia ferroviaria nelle stazioni e della Polizia di frontiera negli aeroporti, dove è stato richiesto l'ausilio anche di artificieri e cinofili.
Gli agenti in campo sono stati migliaia in tutta Italia. Tra i casi registrati, un 21enne che nella notte tra domenica e ieri, a Foligno, si è dato alla fuga alla vista dei carabinieri che lo avevano sorpreso in giro intorno alla mezzanotte. Il giovane è stato denunciato, anche perché aveva un tasso alcolemico superiore al limite previsto dalla legge.
Molti residenti, sia a Roma, Milano, che nelle altre grandi città interessate dalla zona rossa, hanno comunque cercato escamotage per uscire. Diversi coloro che pur di muoversi sono andati a correre o coloro che sono andati al supermercato pur di non rimanere in casa.
Le misure imposte dal Dpcm governativo si sono rese necessarie soprattutto a causa del numero dei contagi in aumento rispetto ai giorni scorsi. Il picco della nuova ondata si dovrebbe raggiungere intorno al 20 marzo. I nuovi casi di Covid in Italia a ieri erano 15.267, con 354 vittime, mentre domenica erano stati 21.315 con 264 morti. Con 179.015 tamponi eseguiti, contro i 273.966 di ieri, il tasso di positività è cresciuto dal 7,78 all'8,53%.
Anche i ricoveri sono aumentati. Si hanno infatti 75 terapie intensive più del giorno precedente, quando erano state 100 (e salgono a 3.157) mentre i ricoveri ordinari passano a 25.338, ovvero 820 in più di domenica, quando erano stati 365.
Ecco perché fino almeno alla settimana
successiva alla Pasqua è prevedibile che le misure di contenimento dei contagi non possano essere abbassate e che i controlli, semmai, possano subire un notevole incremento. Chi trasgredirà rischierà multe fino ai 1.000 euro.
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