Altro che politici duri e puri: ecco le ferie a Cinque stelle

Da Grillo a Casaleggio, fino a Raggi e Appendino: prima annunci di super lavoro estivo, poi tutti in vacanza

Altro che politici duri e puri: ecco le ferie a Cinque stelle

Prima Beppe Grillo si è rifugiato a villa Corallina, in Maremma. Poi la casa di Marina di Bibbona è stata affittata: per trascorrere qui una settimana servirebbero due anni di reddito di cittadinanza. Dettagli e comunque ad agosto il leader comico si è spostato a fare selfie in Sardegna. E Davide Casaleggio? È approdato in Corsica, per soddisfare la sua vera passione: le immersioni subacque. E per dimenticare le faide interne al Movimento e le voragini nella sicurezza della nuova piattaforma Rousseau. Alessandro Di Battista, solito romanticone, è fuggito alla chetichella dal tour elettorale in Sicilia, pregando il sodale Di Maio: «Gigi, almeno Ferragosto fammelo passare con la mia fidanzata Sahra, sai che aspettiamo pure un figlio». Giggino ha acconsentito, Dibba è volato a Venezia. Ora il vicepresidente della Camera si consola con qualche comizio in meno e qualche giornata in più sulle spiagge siciliane.

Hotel a Cinque Stelle, sono le ferie d'agosto dei grillini. Le avevano messe al bando, seguendo il frasario essenziale del loro populismo: alcune cose è meglio non farle sapere, non si dica che anche i grillini amano riposarsi. E poi, soprattutto, non si dovrebbe dire: «Chi non ha mai lavorato un giorno, come va ad andare in ferie?». Allora tutti al lavoro, anche nel fine settimana. Con Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che minacciava: «La nuova legge elettorale? Chiudiamoci sabato e domenica alla Camera e facciamola». Altro che gite al lago, domeniche allo stadio o all'Ikea, «noi cinquestelle lavoriamo, sempre»: quelli in 48 ore ti rifanno l'Italia. Balle, come al solito. Basta aspettare l'estate e cambia tutto, è un esodo.

Come sempre accade, non in modo casuale, Virginia Raggi batte tutti e non si fa mai mancare nulla: prima va un «po' in campagna, alle porte di Roma», dove le portano le carte da firmare per ottenere lo stato di calamità, unica via d'uscita trovata per affrontare la crisi idrica della Capitale. Quindi la sindaca va a spiaggiarsi in Corsica e chi si è visto si è visto: continua a non piovere e gli idranti risolvevano in piazza Indipendenza l'emergenza sfollati. Però Raggi non c'è, è in vacanza, al mare, con la stessa formazione scesa in pista per la settimana bianca: lei, il figlio e il padre del figlio, insomma l'ex marito. «Ha bisogno di riposo», ricordano i suoi collaboratori. Lo ripetono da 14 mesi, fare la sindaca stanca. Così, appena tornata dall'isola di Napoleone, Raggi ha scelto di passare l'ultimo week end lontana dal Campidoglio. Altra spiaggia, altro mare, destinazione Ardea, sul litorale laziale. Minivacanza che è stata documentata dai social, grazie a un bel selfie che la sindaca ha concesso a Stefano Ambrosetti, ora suo fan sfegatato, già storico militante di destra, già attivista dell'associazione Cuore Tricolore. Vabbè, che problema c'è? All'emergenza immigrati pensa Laura Baldassarre, assessore alle Politiche sociali de Comune di Roma. Ah, era in ferie pure lei? «Ma stavo in costante contatto telefonico con il Campidoglio», non appena tornata nella Capitale, due giorni fa. Esatto, quando il bordello di piazza Indipendenza era già stato affrontato da altri. Magari non sono tutti uguali, ci saranno pure i grillini che non staccano mai? Vuoi vedere che a Torino Chiara Appendino ha sempre presidiato la città, anche ad agosto. Si era allontanata il 3 giugno, era volata a Cardiff per seguire la sua Juventus nella finale di Champions. E in piazza San Carlo era scoppiato l'inferno: una vittima, oltre 1.500 feriti e le dolorose accuse per non aver fatto nulla per prevenire prima e gestire dopo l'emergenza. No, anche Chiara Appendino si è riposata: prima in Valle di Lanzo, ai piedi delle Alpi Graie. Poi al mare, in Liguria e Toscana, all'isola d'Elba.

Su è giù per le strade italiane, trovano però il modo di lanciare su Facebook una campagna per cambiare l'Italia, un po'. La campagna è: più fasciatoi per tutti, nei bagni di autogrill, bar, ristoranti, stabilimenti balneari. Il viaggio è finito, tra i pannolini sporchi di una piccola grillina.

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