Ai ballottaggi le donne del Pd perdono tutte

I grillini vincono battono in 3 capoluoghi il Pd grazie a 3 donne. A Savona vince una leghista mentre le candidate del Pd hanno perso i ballottaggi o non ci sono nemmeno arrivate

Ai ballottaggi le donne del Pd perdono tutte

L’onda grillina si abbatte su Roma e Torino e si tinge di rosa. Alle nette affermazioni di Virginia Raggi nella Capitale e di Chiara Appendino fa seguito anche la vittoria di un’altra donna del Movimento Cinquestelle, la sarda Paola Massidda che, col 61,6%, conquista la ‘rossa’ Carbonia. Tre capoluoghi su tre strappati al Pd con tre donne.

Ma non era la sinistra la paladina delle quote rosa? A ben vedere i risultati di questa tornata elettorale, tra primo e secondo turno, il Pd non ha eletto neanche una donna nei 25 capoluoghi che sono andati al voto. Soltanto a Savona, Pordenone e Crotone i democratici schieravano un candidato donna e sono riusciti a perdere in tutti e tre questi capoluoghi. Savona vedeva una sfida tutta al femminile, vinta dalla leghista Ilaria Caprioglio col 52,8% contro il 47,2% preso dalla candidata del centrosinistra Cristina Battaglia. In Friuli è un uomo a diventare sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, che ha battuto la democratica Daniela Giust 58,8% a 41,2%. Scendendo in Calabria, a Crotone si registra la sconfitta di Rosanna Barbieri che, al primo turno era addirittura avanti di 4 punti sul candidato sul candidato civico Ugo Pugliese, neoeletto sindaco col 59,3%.

A Brindisi, invece, è la fittiana Angela Carluccio a battere, col 51,1% dei voti, il candidato del centrosinistra Fernando Marino, fermatosi al 48,9%. Solo a Bologna si registra la sconfitta (prevedibile) della leghista Lucia Bergonzoni che perde contro il sindaco uscente, Virginio Merola, portando a casa un onorevole 45,3%. L’unica donna a diventare sindaco al primo turno era stata, invece, la candidata civica Marta Cabriolu che, a Villacidro (Sardegna) si era affermata col 41,3% sugli altri tre candidati uomini ed espugnando così una roccaforte tradizionale della sinistra sarda.

Ma non si può neppure dimenticare che a Napoli, la candidata renziana, Valeria Valente, nonostante la discussa vittoria alle primarie contro Antonio Bassolino, è rimasta addirittura esclusa dal ballottaggio prendendo solo il 21% dei voti.

Stessa sorte è capitata a Rita Paola Formichelli, candidata del centrosinistra ad Isernia, dove ha mancato per un solo punto percentuale il ballottaggio. Alla resa dei conti, le donne elette sono 5 e nessuna di loro appartiene al Pd o al mondo della sinistra.

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