Anche la Metsola sferza l'Europa. Fitto: sui dazi non siamo spettatori

Dopo le critiche di Draghi l’Ue torna al centro del Meeting. La guida dell’Europarlamento: "Dobbiamo diventare più agili, più veloci e più giusti". Il dem Letta: "Serve più integrazione"

Anche la Metsola sferza l'Europa. Fitto: sui dazi non siamo spettatori
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Per un giorno il centro dell'Unione europea si è trasferito da Bruxelles a Rimini dove al Meeting sono intervenuti Roberta Metsola, Raffaele Fitto ed Enrico Letta. Tre personalità appartenenti a famiglie politiche diverse (rispettivamente popolari, conservatori e socialisti) ma accomunate dal sostegno alla Commissione Ursula anche se, ascoltando i loro interventi al festival di Comunione e Liberazione, non mancano le divergenze.

A intervenire per prima, ascoltata da una numerosa e attenta platea con gli europarlamentari italiani in prima fila e interrotta a più riprese dagli applausi del pubblico, è stata la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola che ha pronunciato un discorso programmatico sulla direzione che deve intraprendere l'Europa citando e condividendo le parole di Mario Draghi pronunciate nel fine settimana proprio al Meeting.

L'Unione europea "deve diventare più agile, più veloce, più giusta. O l'Europa è leader o è follower: dobbiamo avere coraggio di cambiare" ha spiegato la Metsola precisando che "abbiamo bisogno di un'Europa più forte che promuova la pace, e come ha detto Draghi, la forza economica è il suo soft power ma non è più sufficiente: lo status quo non può bastare. Noi siamo davanti al bivio: o cambiamo o siamo destinati all'irrilevanza".

Una dura sferzata all'Europa che "non è una spettatrice. Non lo è mai stata e non deve mai diventarlo. Ora è il momento di avere coraggio di costruire un'Europa che possa essere ancora più forte, più unita, più resiliente e in grado di difendersi e di essere una leader mondiale. Lo status quo significa resa".

Un ragionamento condiviso in seguito anche dal Commissario europeo Raffaele Fitto per cui "non vedo un'Europa spettatrice, vedo un'Europa che sta facendo, alle condizioni date, il lavoro migliore possibile". Da qui volontà di "lavorare per migliorare l'accordo sui dazi con gli Stati Uniti".

La presidente del Parlamento europeo, dopo aver lodato l'accordo Ue-Usa sui dazi, si è poi soffermata sulla situazione internazionale a cominciare dalla guerra in Medio Oriente: "a Gaza la situazione è intollerabile: vogliamo che le uccisioni cessino, che gli ostaggi siano liberati, non possiamo essere indifferenti. Dobbiamo fare in modo di finire questo ciclo di conflitti, tutto ciò è possibile" auspicando una posizione forte da parte del Parlamento Ue. La Metsola ha poi parlato della guerra in Ucraina affermando che "Kiev non sarebbe libera senza il sostegno europeo" ringraziando Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Tajani per gli sforzi di pace.

Nel pomeriggio è stato il turno del vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto e dell'ex premier Enrico Letta.

Fitto ha rivendicato l'accordo sui dazi sostenendo che "l'Europa ha avuto un accordo migliore. Si deve continuare a lavorare su questa direzione. L'accordo che la Commissione ha fatto è serio, non facile, ma il migliore possibile alle condizioni date". Commentando poi l'ipotesi di un fondo sovrano Ue ha spiegato che "richiede dialogo con Stati membri" aggiungendo che il "Pnrr non è prorogabile e scade nel 2026, ma gli strumenti finanziari sì e vanno oltre".

Letta dal canto suo ha sottolineato la necessità di una maggiore integrazione europea spiegando che "il dover combattere una guerra dei dazi con gli Usa è un modo per obbligare l'Europa su una cosa in cui perderanno tutti.

Come Ue abbiamo bisogno di rispondere alla sfida americana con una maggiore unità ed integrazione, che ci consentano di salire di soglia". Al di là delle diverse ricette e proposte emerse, senza dubbio l'Europa è stata uno dei temi al centro di questa edizione del Meeting.

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