Nuova telefonata Cav-Salvini: "Avanti per un centrodestra unito"

Procede il progetto della federazione del centrodestra governativo: nella nuova telefonata tra Berlusconi e Salvini nuovi chiarimenti

Nuova telefonata Cav-Salvini: "Avanti per un centrodestra unito"

Continuano i contatti tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini dopo la proposta del leader leghista di creare una federazione con i partiti di centrodestra governativo. Dopo la telefonata intercorsa ieri tra i due presidenti, oggi ce n'è stata un'altra che ha avuto proprio l'idea di una federazione come argomento principale. Il colloquio è stato cordiale e costruttivo per iniziare a discutere e mettere le prime basi di un progetto che si sta delineando e che, come dichiarato a Stefano Zurlo per Il Giornale, Matteo Salvini vorrebbe condurre in porto già a giugno. Tuttavia, "ogni decisione sul punto verrà assunta in occasione del comitato di presidenza di Forza Italia previsto per la prossima settimana", fanno sapere fonti degli azzurri.

Fonti interne alla Lega rivelano che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini "hanno convenuto che il progetto è importante e positivo: sarà aperto a tutti i gruppi della coalizione che sostengono Mario Draghi". I due leader hanno chiarito che tutti i partiti avranno pari dignità e nessuno prevarrà sull'altro. I due leader stanno al momento discutendo i primi tratti del possibile accordo, anche se all'interno dei partiti restano gli scettici, come le ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna.

Nel corso di un incontro su Zoom che si è tenuto nella giornata di ieri, è stato lo stesso Silvio Berlusconi ad annunciare agli azzurri la disponibilità di Forza Italia a sedersi a un tavolo per discutere della federazione. Nel corso della riunione il Cavaliere ci ha tenuto a sottolineare che Forza Italia non accetta un accordo di annessione. Il coordinatore nazionale Antonio Tajani, quindi, ha aggiunto che "non è una fusione né un partito unico". "Ritengo che il modello migliore sia la Casa della Libertà", ha specificato Tajani.

Ma le rassicurazioni non hanno convinto Mariastella Gelmini: "Io sono per un centrodestra sicuramente unito ma plurale. Il ruolo delle varie componenti politiche non va annacquato in una federazione".

Giorgio Mulè, invece, su La7 ha commentato: "Il governo Draghi nasce proprio perchè il presidente Berlusconi ha messo al centro l'interesse del Paese rispetto all'interesse di partito dimostrando ancora una volta i valori identitari di Forza Italia. Adesso che è tornato in campo è doveroso fidarsi delle sue intuizioni per il futuro, affidarsi alla sua lungimiranza".

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