RomaPer la morte di Daniza insorge il web, con migliaia di tweet dedicati all'orsa, ma insorgono soprattutto gli animalisti, che non considerano affatto quello che è accaduto un incidente ma un «animalicidio» in piena regola. La pensa così il presidente nazionale dell'Enpa Carla Rocchi, che sollecita le dimissioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, il quale nel frattempo ha chiesto alla Provincia di Trento una relazione definendo l'accaduto «una sconfitta». «Nei giorni e nelle settimane passate avevamo chiesto di lasciare in pace l'animale, arrivando a diffidare le autorità locali: questo è il risultato della caccia alle streghe, del clima di terrore scatenato contro il povero plantigrado», denuncia l'Ente Nazionale Protezione Animali, preannunciando una vera e propria mobilitazione legale dell'associazione contro coloro che considerano i responsabili della disgrazia, ossia le autorità che hanno fatto terrorismo psicologico contro l'orso e chi ha eseguito l'intervento di telenarcosi. L'Enpa ha chiesto anche al Corpo Forestale (che ha già di sua iniziativa aperto un'indagine) e alla Procura di porre sotto sequestro il corpo di Daniza e affidarlo all'Istituto zooprofilattico per eseguire un esame necroscopico affidabile». Ora a preoccupare sono i cuccioli, che senza le cure di mamma-orsa sono in grave pericolo di vita. «In questo momento - avverte l'Enpa - la priorità assoluta deve essere quella di provvedere adeguatamente a loro». Anche Legambiente chiede al ministro di assumersi le proprie responsabilità. «Tutta la vicenda dell'orsa - sostiene Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale dell'Associazione ambientalista - si conclude peggio di come è iniziata, con un finale da dilettanti che dimostra l'incapacità della Provincia di Trento di gestire una specie importante per la biodiversità presente sull'arco alpino». Anche il Wwf si dice sconcertato dalla notizia della morte di Daniza e chiede chiarezza sulla gestione della delicatissima fase della telenarcosi di un orso già spossato perché in fase di allevamento di cuccioli. Per il Wwf «non c'era ragione alcuna di procedere alla cattura di un animale che si era comportato secondo natura», motivo per cui fin da subito era stata criticata la decisione di braccare l'esemplare. La Lav esclude che si sia trattato di fatalità e annuncia una denuncia penale.
L'uccisione di Daniza ha provocato anche la sollevazione bipartisan della politica. I verdi hanno organizzato un sit-in di protesta per chiedere chiarezza e sollecitare un'indagine per verificare come sono stati utilizzati i fondi europei messi a disposizione per ripopolare l'orso nelle nostre regioni.
La senatrice Fi Manuela Repetti parla di «follia da paese incivile» e vuole un'inchiesta. «L'orsa era colpevole solo di comportarsi secondo natura», osserva la senatrice Pd Laura Puppato. Per i M5S quella di Daniza è stata «un'esecuzione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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