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Antisemitismo, Corbyn sospeso dal partito. Per i laburisti è il "giorno della vergogna"

La replica dell'ex leader: "Ho sempre voluto eliminare ogni forma di razzismo"

Antisemitismo, Corbyn sospeso dal partito. Per i laburisti è il "giorno della vergogna"

Londra. Per il Labour è arrivato «il giorno della vergogna». Così almeno, l'ha definito ieri il suo leader attuale Keir Starmer, a cui la commissione sullEguaglianza e i diritti umani ha comunicato l'esito di un'inchiesta aperta a carico del partito in seguito a molteplici denunce di comportamenti antisemiti da parte dei suoi stessi membri. La diatriba sull'antisemitismo ha avvelenato l'ultimo anno di mandato del predecessore di Starmer, Jeremy Corbyn, accusato da molti di non aver mai voluto prendere una posizione chiara in merito a quello che accadeva anzi, di aver tentato di minimizzare e nascondere la polvere sotto il tappeto. Rappresentante dell'ala più radicale della sinistra e simpatizzante filopalestinese, l'ex leader laburista ha sicuramente pagato a caro prezzo il suo comportamento ambiguo sul problema che, insieme ad altri fattori ha contribuito al tracollo dei laburisti alle ultime lezioni. Proprio per questo Starmer ha intenzione di avviare un nuovo corso e la volontà di troncare con il passato è stata chiara anche ieri quando, subito dopo il rapporto della commissione e i commenti fatti a riguardo da Corbyn, il nuovo leader ha deciso di sospendere il vecchio seduta stante. Ad andargli per traverso erano state le dichiarazioni di Jeremy che aveva definito le conclusioni della commissione «esagerate per motivi politici». «Sono sempre stato determinato ad eliminare ogni forma di razzismo - aveva spiegato l'ex guida laburista -e mi rammarico che ci abbiamo messo troppo tempo a ottenere un cambiamento necessario. Ma la mia squadra ha agito per velocizzare non per rallentare questo processo». La commissione ha rilevato tre violazioni della Legge per l'Uguaglianza e i diritti umani che comprendono oltre alle molestie, le interferenze politiche nella valutazione delle denunce e l'assenza di un aggiornamento professionale adeguato riservato ai dipendenti che si erano occupati del caso. Il provvedimento di sospensione è arrivato dopo che Corbyn si è rifiutato di ritirare i propri commenti. «Chi ritiene che le decisioni della Commissione siano esagerate è parte del problema» ha detto Starmer, segnando con queste parole un netto spartiacque tra il passato e il presente di un partito che per sopravvivere non ha altra opzione se non il cambiamento radicale. La protesta di Corbyn è arrivata a stretto giro di social. «Contesto fortemente l'intervento politico della mia sospensione» ha twittato nel pomeriggio e suFacebook ha aggiunto: «È innegabile che è stata data una falsa impressione del numero dei membri laburisti accusati di antisemitismo.

Ed è questo che ritengo esagerato, non certo il problema».

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