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Arrestati i rom esaltati da Fico: borseggi alla parata del 2 giugno

Mentre il grillino dedicava loro la Festa, 5 nomadi ai Fori Imperiali rubavano i portafogli ai turisti: prese

Arrestati i rom esaltati da Fico: borseggi alla parata del 2 giugno

In altre circostanze non sarebbe stata nemmeno una notizia: delle nomadi che rubano tra la folla durante la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali. Normale amministrazione per una città come Roma dove quella dei nomadi è una vera e propria emergenza e dove ritrovarsi le mani di qualche sconosciuto nella borsa è all'ordine del giorno.

Ma un gruppetto di rom che sfila portafogli ai turisti mentre il presidente della Camera Roberto Fico dedica proprio a migranti, rom e sinti la Festa della Repubblica, provocando l'ira del vicepremier Matteo Salvini e scatenando l'ennesima polemica all'interno del già traballante governo gialloverde, dà inevitabilmente rilievo ad un altrimenti trascurabile fatto di cronaca.

Sono cinque le nomadi diventate inconsapevoli protagoniste della festa nazionale: tutte donne di origini bosniache tra i 25 e i 33 anni, quattro delle quali in avanzato stato di gravidanza e tutte con centinaia di furti alle spalle. Chissà se pensava anche a tipologie del genere il presidente Fico quando diceva che il 2 giugno è la festa di tutti coloro che si trovano nel nostro territorio. Sicuramente una celebrazione che, attirando migliaia di persone, rappresentava un'occasione immancabile per le cinque rom che domenica mattina sono partite di buon'ora dal campo di Aprilia dove vivono per cercare di svoltare la giornata con i soliti borseggi. Vittima prescelta, questa volta, una turista indiana di 54 anni che senza rendersene neanche conto si è ritrovata con lo zaino aperto e senza il portafogli con dentro 215 euro. Fortunatamente i carabinieri della stazione Roma Quirinale avevano notato le nomadi arrivare con la metro alla vicina stazione Circo Massimo e le avevano seguite mentre si facevano strada tra la gente in attesa di scegliere il momento giusto per entrare in azione. Appena messo a segno il colpo, i militari le hanno bloccate e portate in caserma in attesa di essere processate per direttissima con l'accusa di concorso in furto aggravato. L'ennesima tacca di un già nutrito curriculum criminale. Per Salvini un ulteriore motivo per criticare la sortita di Fico, dalla quale aveva già preso le distanze anche il ministro Luigi Di Maio. Altro che immigrati, rom e sinti. Domenica mattina il ministro leghista aveva replicato in diretta al presidente della Camera ribadendo che per lui la Festa della Repubblica è la festa dell'Italia e degli italiani. «Le parole di Fico mi fanno girare le scatole», aveva ammesso.

Ieri la vicenda del furto alla parata è stata ripresa in un comizio in provincia di Salerno da Giorgia Meloni. Criticando il fatto che un rom in uscita dal campo abbia punteggi più alti rispetto ai disabili nell'assegnazione di un alloggio, la leader di Fratelli d'Italia ha ricordato la coincidenza tra la dedica del presidente Fico e le nomadi che borseggiavano la gente durante la parata militare. «Noi paghiamo otto miliardi di reddito di cittadinanza che sta andando a rom, immigrati, condannati.

Categorie che secondo me non sono la priorità dello Stato e non è giusto», ha sottolineato la leader di Fdi Meloni.

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