La prima nave carica di cereali a raggiungere l'Italia dopo lo sblocco diplomatico che ha permesso la ripartenza del commercio, è arrivata ieri sera a Ravenna con 15mila tonnellate di mais. E altre arriveranno nei prossimi giorni. A dimostrazione che l'accordo tra Russia e Ucraina per le esportazioni sta funzionando.
Il cargo, che batte bandiera maltese, partito il 5 agosto dal porto di Chornomorsk, vicino a Odessa, è attraccato in ritardo sui tempi previsti a causa del maltempo che ha rallentato le operazioni di scarico di altre imbarcazioni arrivate prima. Ad attenderlo in porto l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. «Una giornata molto importante», ha commentato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. Sono serviti sette giorni di navigazione per raggiungere l'Italia, compresa la sosta a Istanbul in Turchia per i controlli previsti dall'accordo delle Nazioni Unite. Ulteriori ispezioni saranno effettuate dai funzionari dei reparti specializzati dell'Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, muniti di un proprio laboratorio chimico per effettuare le verifiche di protocollo in grado di garantire la sicurezza sull'utilizzo del carico. Il 16 agosto sempre a Ravenna è attesa la Sacura, con 11mila tonnellate di semi di soia destinati all'alimentazione animale. Per la stessa data dovrebbe arrivare in Italia un'altra nave dall'Ucraina, la Mv Mustafa Necati, con un carico di 6mila tonnellate di olio grezzo di semi di girasole, diretta al porto pugliese di Monopoli. Altri due cargo carichi di cereali erano in partenza ieri dall'Ucraina diretti in Iran e in Turchia, mentre una terzo mercantile è in arrivo in Ucraina per caricare e poi consegnare 23mila tonnellate di grano in Etiopia, dove il conflitto in atto al nord e la siccità nel sud hanno spinto circa 20 milioni di persone in una situazione umanitaria vulnerabile e precaria, aggravata dalla guerra in Ucraina che ha bloccato per mesi le esportazioni di cereali. Tanto che le Nazioni Unite hanno noleggiato una nave per trasportare cereali ucraini destinati a sostenere le operazioni di aiuto umanitario in tutto il mondo. Il Programma alimentare mondiale dell'Onu (Wfp) ha fatto sapere che l'attracco della MV Brave Commander, partita mercoledì da Istanbul, era previsto ieri a Youzhne, a est di Odessa, per ritirare i cereali acquistati dal Wfp. «Questa è la prima consegna di aiuti alimentari umanitari nell'ambito della Black Sea Grain Initiative», ha spiegato il portavoce del Wfp Tomson Phiri. «La cooperazione di tutti gli attori coinvolti è fondamentale per far funzionare il programma delle Nazioni Unite e contribuire a evitare la carenza di cibo e la fame», ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
Da quando il 22 luglio Ucraina e Russia hanno firmato a Istanbul, sotto l'egida
dell'Onu, un accordo della durata di 4 mesi sull'esportazione dei cereali ucraini nel Mar Nero bloccati a causa dell'invasione dell'Ucraina, la situazione di stallo che teneva le navi cariche di cereali nei porti si è sbloccata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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