Bashar al Assad ne è convinto, l'Europa ha sostenuto i terroristi. È un'accusa grave quella che il presidente siriano lancia nei confronti dell'Occidente nell'intervista rilasciata all'ad RaiCom Monica Maggioni e uscita ieri sera sul canale all news Al-Ikhbariya del regime siriano e sull'emittente libanese al-Mayadeen, vicina all'autorità di Damasco. Un giallo quello delle dichiarazioni raccolte dalla giornalista, che solo il 30 novembre scorso avrebbe avvertito il direttore di RaiNews24 Antonio Di Bella chiedendogli se fosse interessato a trasmetterla (è in onda solo su Rai Play).
«Il problema - ha detto Assad alla Maggioni - si è creato in Siria perché dal primo momento l'Europa, con Stati Uniti e Turchia, ha pubblicamente sostenuto i terroristi».
Ha quindi proseguito: «Per noi è impossibile usare le armi chimiche anche per motivi logistici, perché stavamo avanzando e non avevano ragione di usare queste armi. Noi abbiamo sempre detto la verità riguardo l'uso delle armi chimiche, mentre l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche è politicizzata e non veritiera».
Accuse pesanti, soprattutto a Obama e alla Francia, ma anche all'Europa intera per la guerra in Siria. Assad ha parlato di «ingenti disponibilità finanziarie da parte di tanti siriani in giro per il mondo pronti a investire nella ricostruzione». Tanto che ci sarebbero diversi soggetti dei servizi siriani, secondo fonti di intelligence, che starebbero cercando il supporto anche di aziende europee disponibili a impegnarsi per rimettere in piedi il Paese.
Quanto ci vorrà per ricostruire? «Tanti soldi», ha detto Assad alla Maggioni. Specificando anche che se non fosse per i blocchi burocratici «la Siria potrebbe aprire le frontiere».
Un monito per l'Occidente che inquieta i politici delle potenze europee.
L'intervista sarebbe stata concordata già a fine novembre e sarebbe dovuta uscire il 2 dicembre, alla vigilia dell'apertura di Rome Med 2019 - Mediterranean Dialogues, in programma il 6 e 7 dicembre. Un altro punto focale è stato quello riguardante i gas. «Dai prelievi fatti di clorino - avrebbe detto il presidente siriano alla Maggioni - c'era meno quantità di questo gas nei siti bombardati di quanto se ne tenga normalmente in casa per fare le pulizie».
Al momento non è chiaro per quale motivo l'ad Rai, che in passato aveva già intervistato Assad, si trovasse in Siria. Cosa certa è che nessuna delle testate Rai l'aveva commissionato e appare strano che uno scoop così grande non sia stato preso dalla tv di Stato. Sembra che in Rai non abbiano peraltro preso bene che l'intervista sia uscita su due emittenti estere.
Alcuni media riportano che la giornalista aveva «informato del viaggio l'amministratore delegato della società, Fabrizio Salini, ma non avrebbe concordato la sua intervista, che quindi nessun telegiornale o programma era pronto a mandare in onda».
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