Roma Dopo oltre un anno di governo dei Cinque stelle con Virginia Raggi seduta sulla poltrona di sindaco, i numeri di Atac - la municipalizzata dei trasporti di Roma - sono disastrosi. Nel 2016, infatti, sono oltre un milione le corse di bus e metro soppresse, con un aumento del 68% rispetto all'anno precedente. Un numero già di per se enorme, dietro il quale si nascondo anche i tempi interminabili di attesa di mezzi che anche quando passano sono comunque regolarmente in ritardo anche di ore. D'altra parte, il parco mezzi di Atac è ormai vicino al collasso, visto che sarebbero circa 1.500 (su un totale di 2.800) le vetture che andrebbero sostituite perché obsolete o guaste al punto da non poter essere rimesse in strada.
Non vanno certo meglio i conti: un miliardo e 385 milioni di euro è il debito registrato da Atac; 500 sono i milioni di euro di debiti accumulati dopo il 2008; 477 i milioni di euro di debiti nei confronti del Campidoglio e 326 i milioni di euro di debiti di Atac nei confronti dei fornitori, molti dei quali da mesi hanno iniziato a non rifornire più la municipalizzata capitolina in quanto insolvente. Nessun problema, però, per il neo presidente e amministratore delegato Paolo Simioni (che è pure dg). Nominato senza bando e senza tetto salariale, prenderà 240mila euro come quando era in Acea.DA
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