La Madre di Satana può prender forma anche nella cucina casa. E per confezionarla non serve neppure un grande addestramento. A dar retta a Scotland Yard bastano un po' di pazienza, gli ingredienti giusti e un collegamento a Youtube. Insomma come sperimentare la ricetta di una torta. A Manchester, il 7 luglio scorso, la ricetta della Madre di Satana è servita, però a far strage di ragazzini sotto gli occhi indifferenti di Google e di quanti accumulano miliardi con i proventi della rete. Ma partiamo dalla Madre di Satana.
Il soprannome, appioppatogli dagli stessi terroristi, indica la devastante e incontrollabile potenza della miscela di «perossido di acetone triciclico» con cui vengono fabbricati i giubbotti e gli ordigni esplosivi usati dai kamikaze dell'Isis e di Al Qaida. Fin qui niente di nuovo. La novità sconcertante - raccontata ieri dal quotidiano The Times sulla base delle conferme ottenute da Scotland Yard - è che Salman Abedi, il 22enne terrorista libico autore del massacro al concerto di Ariana Grande, ha confezionato da solo l'ordigno nascosto nel suo zainetto. E per riuscirci gli sono bastati i filmati informativi diffusi su Youtube dalle organizzazioni terroristiche. Filmati che i responsabili della piattaforma controllata da Google non si sono mai premurati di rimuovere. Il Tatp, o perossido di acetone triciclico, s'è guadagnato il nomignolo di «Madre di Satana» grazie a instabilità superiore a quella della nitroglicerina. Sensibilissima agli urti, al calore e all'attrito la sostanza ha un potere detonante superiore dell'80% a quello del tritolo. Ma essendo altamente incontrollabile non è mai stata impiegata per usi militari. I primi a utilizzarla con successo sono stati i kamikaze di Hamas agli inizi degli anni '90. Difficilissima da rilevare con le apparecchiature utilizzate per individuare i derivati dei fertilizzanti chimici e altri esplosivi artigianali, la Madre di Satana è diventata così la sostanza più amata dai kamikaze. Fino ad oggi, però, c'era sempre stato bisogno di un esperto in grado di confezionarla. Il chimico degli attacchi di Parigi e di Bruxelles era stato, ad esempio, Najim Laachraoui, il 25enne terrorista belga di origini marocchine che scelse di immolarsi con i compagni dopo aver preparato gli ordigni utilizzati il 22 marzo 2016. Fino a oggi gli esperti dell'antiterrorismo inglese ed europeo erano convinti che il suo posto fosse stato preso da un altro artificiere rientrato dal fronte siriano. L'indagine di Londra e il recente «incidente» della stazione di Bruxelles dove la Madre di Satana utilizzata da un attentatore «fai da te» s'è consumata in una fiammata sembrerebbero confermare l'assenza di un «maestro degli esplosivi».
Questo da un punto di vista della prevenzione e della sicurezza è però ancor più inquietante. Secondo gli inquirenti britannici la mancanza di controlli sulla rete avrebbe innanzitutto permesso ad Abedi di acquistare su internet le sostanze chimiche necessarie per confezionare l'esplosivo. I filmati scaricati da Youtube gli avrebbero consentito di ottenere in sole 24 ore un prodotto perfettamente stabile controllato da un doppio circuito di attivazione.
Una tecnica che solitamente richiede settimane di sperimentazioni e comporta notevoli rischi di un incidente sul lavoro. Ma grazie ai giganti della rete anche gli artificieri dell'Isis possono andare in pensione. Ora per uccidere, massacrare e seminare terrore bastano i grandi fratelli di Google e Youtube.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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