Affondo di Berlusconi contro Renzi. In un videomessaggio trasmesso alla «Maratona per il No» di Milano, organizzata da Mariastella Gelmini, il Cavaliere va a testa bassa contro il premier: «Per lui è l'ultima occasione di rilancio e spera di ottenere quella legittimità popolare che non ha mai avuto», graffia.
Non solo. Berlusconi smaschera il trucco renziano: «Il governo sta cercando di spaventare gli italiani, di preoccupare le cancellerie straniere e i mercati». Il Cavaliere non ci sta: «La stabilità ci sarà se vince il No. Si andrà semplicemente verso nuove elezioni con una nuova, diversa legge elettorale, concordata, che produrrà una maggioranza stabile, perché espressa dagli italiani e non da giochi di palazzo. E si darebbe finalmente il via ad un percorso di riforme, veramente condivise».
Il Cavaliere spiega perché il governo ha fallito: «L'Europa cresce mentre l'Italia è ferma, l'occupazione giovanile è al 39%, i conti pubblici sono peggiorati con un aumento di 150 miliardi del debito pubblico, soldi impiegati non per fare investimenti ma per distribuire mance elettorali». Non solo: «Gli italiani hanno sempre più paura, soprattutto se vivono nelle periferie disagiate, prosegue l'immigrazione incontrollata e in Europa il governo si mostra incapace di far valere le proprie ragioni. L'Italia non conta niente e c'è una carenza di leadership preoccupante».
Ma il «No» di Forza Italia non è un «No» preconcetto o conservatore. Le riforme vanno fatte ma vanno fatte bene. Berlusconi lo spiega così: «Questa riforma non risolverebbe nessuno dei problemi dell'Italia; non renderebbe le istituzioni più efficienti, non produrrebbe risparmi significativi; e con l'attuale legge elettorale sarebbe anche pericolosa perché potrebbe dare vita ad una deriva autoritaria, alla dittatura di un uomo solo al comando, padrone del suo partito, padrone del 55% dell'unica Camera che fa le leggi ordinarie, padrone quindi dell'Italia. Non è un rischio da poco».
Se gli italiani bocceranno la riforma Renzi-Boschi si avrà modo di aprire una nuova stagione: «La vittoria del No non potrà che segnare l'inizio di una nuova stagione politica, in cui saranno di nuovo e finalmente gli italiani a decidere». Ecco il disegno del Cavaliere: una nuova Costituzione che «dovrà prevedere l'elezione diretta del presidente della Repubblica, un vero taglio dei parlamentari dimezzando Camera e Senato, introdurre il vincolo di mandato per non cambiare casacca, fissare una percentuale massima di pressione fiscale sul Pil. Inoltre dovrà esserci una vera riforma delle regioni, che oggi sono una grande e troppo costosa burocrazia. Questi sono i cambiamenti di cui l'Italia ha bisogno».
Il Cavaliere smentisce pertanto la tesi secondo cui sotto sotto non piangerebbe se vincesse il Sì e quindi Renzi continuasse a rimanere a Palazzo Chigi. Al bando ogni ipotesi nazarenica: «Inizialmente abbiamo provato a dare fiducia alle affermazioni di Renzi e del Pd, che dicevano di voler scrivere una riforma condivisa, nell'interesse dell'Italia e degli italiani.
Ci siamo chiamati fuori quando ci siamo accorti che la loro intenzione era un'altra: era quella di cucirsi un abito su misura per Renzi e per il suo governo che non hanno mai avuto il consenso degli italiani». Insomma, un Cavaliere in campo più che mai per dare la spallata a un premier «abusivo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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