«Di certo non ho alcuna intenzione di contestare ciò che dice il Santo Padre». Da tanti anni Adele Prochaska dà il buongiorno agli ascoltatori di Canale 5 o di Rtl 102.5 con i propri oroscopi, sempre misurati e mai aggressivi o spregiudicati. E oggi commenta con il Giornale le parole di Francesco durante l'Angelus di ieri mattina in Piazza San Pietro. Frasi decise, anche se in linea con quanto espresso dalla Chiesa sin da tempi remoti (ad esempio durante i diciotto Concili di Toledo tra il quarto e il settimo secolo): «Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo». Un fulmine a ciel sereno che, oltretutto, mescola astrologia e cartomanzia, solitamente ritenute distinte. In ogni caso Adele Prochaska non si disperde in polemiche.
Cos'ha pensato quando ha sentito la posizione del Papa?
«Il mio primo pensiero è che sia indispensabile un distinguo».
Distinguo su cosa?
«Tra gli oroscopari e chi studia con attenzione e rispetto. Insomma la ragione del contendere credo sia su come si intende l'oroscopo».
Spieghi.
«Se viene strumentalizzato allora non va bene, esce dal suo contesto originale».
Ossia?
«C'è chi usa l'oroscopo come metodo di coercizione su persone fragili oppure che attraversano momenti di particolare fragilità. In questo Papa Francesco ha ragione. Per capirci, se l'oroscopo viene adoperato o sventolato in maniera coercitiva oppure manipolatoria va contro la propria essenza».
Quale sarebbe?
«L'oroscopo è - e deve essere interpretato sempre così - come un suggerimento che è frutto di studi antichissimi e non di improvvisazioni casuali oppure opportunistiche. In questo caso può rivelarsi un supporto per il benessere delle persone senza essere in alcun modo incompatibile con le convinzioni di ciascuno».
Come sono gli oroscopi di Adele Prochaska che ogni mattina ascoltano milioni di persone?
«Io sono sempre propositiva e positiva, trovo sempre qualcosa per spronare e aiutare a restare nel giusto. Per me l'etica è estremamente importante. Perciò non sono una che fa la praticona, studio molto e cerco di conservare sempre un low profile. Insomma, ho un atteggiamento assai distante dal protagonismo a tutti i costi».
Comunque pochi si aspettavano una posizione così netta
del Pontefice. Specialmente in questo periodo pieno di tantissimi altri problemi.«In effetti siamo in una fase delicata, è un momento epocale, un baratro alle soglie di una invasione come nel 1000 o nel 1300...».
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