«Nelle procedure di fallimento l'intervento dello Stato deve essere ridotto al minimo possibile. E le banche che non hanno redditività, è meglio lasciarle uscire dal mercato, piuttosto che mantenerle in vita artificialmente». Attraverso le parole di Friederike von Tiesenhausen, portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, questa è ufficialmente la posizione del governo tedesco in merito al salvataggio delle due banche venete. Cui vanno aggiunte le dichiarazioni di Markus Ferber, eurodeputato della Csu, secondo cui così facendo si porta «l'Unione bancaria sul letto di morte».
Evidentemente, Berlino ha la memoria di un elefante. Con l'Alzheimer. Dimentica, infatti, i 200 miliardi iniettati nel suo sistema bancario, travolto dalla crisi del 2008 dei subprime per aver prestato disinvoltamente soldi da Nord (Irlanda, soprattutto) a Sud (Spagna) concorrendo in larga misura alla formazione di una gigantesca bolla immobiliare. Non sempre, quindi, le banche con l'acqua alla gola vanno liquidate come suggerito dal megafono di Schaeuble.
In ogni caso, la Germania è abilissima nel fare e disfare le regole: prima ha tratto in salvo con denaro pubblico chi fra i propri confini rischiava il capolinea, poi ha imposto a tutti le regole da frati trappisti del bail-in. Non senza interrompere il bocca-a-bocca alle Sparkasse, le casse di risparmio municipali, e alle regionali Landesbanken. Un universo nebuloso, su cui neppure la Bce può posare la lente degli stress test, che pesa per oltre un terzo sul suo sistema del credito e, soprattutto, è protetto dall'ala pubblica. Protezione generosa, con oltre 90 miliardi erogati sotto forma di garanzie pubbliche. E anche quando è spalle al muro, a un soffio dalla procedura d'infrazione per aiuti di Stato, come è avvenuto nel 2016 dopo gli altri tre miliardi dati per puntellare Hsh Nordbank, la Germania sferra il colpo da maestro: «Il paracadute aggiuntivo? Un'estensione di quello vecchio». E Bruxelles ci crede.
Resta da chiedersi cosa escogiteranno i
tedeschi se dovranno calare la scialuppa per Deutsche Bank. Da tempo, c'è chi ipotizza un aumento di capitale riservato a imprese tedesche. In cambio, i cavalieri bianchi potrebbero beneficiare di una tassazione agevolata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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