Berlino, pronto l'attentato alla maratona

Il piano: accoltellare pubblico e podisti. Sei arresti: «Vicini ad Amri, volevano vendicarlo»

Berlino, pronto l'attentato alla maratona

Berlino La polizia della capitale tedesca ha arrestato quattro uomini con l'accusa di essere pronti a condurre un attacco terroristico contro la mezza maratona di Berlino, celebrata ieri. È stata la Welt a dare la notizia e a svelare che i quattro sospettati apparterrebbero agli stessi circoli dell'estremismo islamico di Anis Amri, il salafita tunisino che il 19 dicembre 2016 piombò con un tir sul mercatino di Natale di Breischeidplatz a Berlino, uccidendo 12 persone e ferendone un'altra sessantina. Amri, che sarà freddato quattro giorni più tardi dalla polizia italiana alle porte di Milano, si era proclamato «soldato del califfo al-Baghdadi», il leader dello Stato islamico.

La Welt ha anche scritto che l'attacco contro partecipanti e spettatori della gara sportiva era stato progettato proprio per vendicare l'uccisione di Amri. Durante la perquisizione dell'abitazione di uno dei quattro sospettati, la polizia ha rivenuto due coltelli molto affilati. «Stiamo ancora valutando la situazione ma probabilmente siamo arrivati appena in tempo», ha riferito al giornale uno degli investigatori. Il principale dei sospettati non era considerato «una minaccia concreta» ma era sotto osservazione dell'apparato di sicurezza. Quest'anno la mezza maratona di Berlino ha attirato ben 32 mila partecipanti e, complice il bel tempo, una cifra record di visitatori. A seguito degli arresti il ministro degli Interni della città di Berlino, Andreas Geisel, ha affermato che il dispositivo di sicurezza attorno alle 38esima mezza maratona berlinese era stato appena rafforzato.

Quello di domenica è il secondo allarme-terrorismo in poche ore in Germania. Sabato pomeriggio un uomo ha lanciato il suo furgone contro il dehor di un caffè nel centro di Münster, nell'occidentale Vestfalia. L'attacco ha causato la morte di due persone e il ferimento di alcune decine di altre presenti sulla scena. Nonostante l'attacco abbia ricalcato in scala ridotta quello di Anis Amri e sia avvenuto esattamente un anno dopo un simile episodio di terrore a Stoccolma, il suo autore non sembra essere legato al fanatismo islamico. L'uomo, che si è tolto la vita dopo aver concluso il suo attacco, è un 48enne (indicato come Jens R.) noto per soffrire di turbe psichiche. Polizia e procura ha no ammesso di aver indagato «in ogni direzione» ma di non aver ancora capito le ragioni del suo gesto limitandosi a escludere la pista del terrore. Lo Spiegel da parte sua ha intervistato i vicini del 48enne, di professione designer, da tutti indicato come «molto strano».

Le turbe dell'uomo si sarebbero molto aggravate dopo che lo stesso alcuni anni fa è caduto nell'androne delle scale ferendosi in maniera grave. Intanto la polizia, senza rivelare i loro nomi, ha reso noto che le due vittime dell'attacco di Münster sono una donna di 51 anni di Lüneburg e un uomo di 65 di Münster.

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