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Berlusconi attacca la Ue: "Euroburocrazia colpevole su Grecia e immigrazione"

Di ritorno dal vertice con Putin, il Cavaliere critica l'Europa e anche Renzi: "Ha accettato i diktat". Brunetta: "Troppe contraddizioni, io sto con Tsipras"

Berlusconi attacca la Ue: "Euroburocrazia colpevole su Grecia e immigrazione"

Berlusconi torna ad Arcore dopo quattro giorni a stretto contatto con l'amico Putin. Rimasto molto colpito dalla bellezza della regione dell'Altaj, profonda Siberia, l'ex premier non nasconde le sue preoccupazioni riguardo ai temi scottanti di questi giorni: immigrazione, terrorismo, rapporti tra Russia e Occidente e crisi Greca. Tutte questioni con cui ha parlato fittamente con il capo del Cremlino, trovando un'intesa molto forte.

Sul dramma di Atene, il Cavaliere non nasconde tutta la sua delusione sull'Europa. «L'euroburocrazia» la chiama. «In fondo - questo è il suo pensiero - noi l'avevamo detto anni fa che le istituzioni europee, così come sono strutturate, non funzionano. E anche sul caso della Grecia l'Europa dimostra tutta la sua incapacità di agire nei modi e nei tempi efficaci». Euroburocrazie contro governi sovrani; è la sintesi di quanto sta accadendo. Più meno lo stesso film già visto quando a palazzo Chigi c'era Berlusconi, poi costretto alle dimissioni. «Eppure con un'Europa più solidale non si sarebbe mai arrivati a questo punto».

Ma a Bruxelles continuano a contare di più gli interessi nazionali e gli egoismi dei più forti. Sull'immigrazione, per esempio: anche in questo caso il Cavaliere lamenta la mancanza di solidarietà dei partners della Ue; con una postilla critica nei confronti di Renzi. Il quale, sostanzialmente, s'è fatto prendere in giro a Bruxelles. L'Italia sta subendo una vera e propria invasione e il nostro premier non è riuscito ad ottenere nulla dall'Europa. Non ha mostrato i muscoli e ha accettato supinamente i diktat degli Stati del nord. Di fatto, quindi, dovremo cavarcela da soli. E, ancora peggio, Renzi ha cercato di mascherare il suo insuccesso. «Non era questa l'Europa che avevano pensato i padri fondatori. Se ci fossi stato ancora io a palazzo Chigi...» è il pensiero colmo di rammarico di Berlusconi.

Il quale ringrazia l'amico Putin e promette che farà di tutto per far cambiare rotta alle politiche anti-russe in atto. Sì, ma come? Ora il pallino l'ha in mano Renzi e Berlusconi non ha i numeri in Parlamento per imporre alcuna svolta. Una strada, però, ci sarebbe. Quella auspicata dal capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta. Il quale, attraverso il «suo» Mattinale, fa la sua offerta ufficiale al premier: «Renzi apra il tavolo ad hoc e ci siamo immediatamente. Non per una foto propagandistica, ma per il bene del Paese, ed essere forti in Europa e contro il terrorismo. Siamo divisi su tutto ma sui temi cruciali l'interesse nazionale non tollera polemiche» Come a dire: se non hai la forza di sbattere i pugni sul tavolo a Bruxelles su terrorismo, immigrazione ed Europa, noi ti offriamo il muscolo azzurro. In fondo lo stesso capo dello Stato Sergio Mattarella ha parlato di dar vita a una fase di «coesione e compattezza nazionale».

Sul caso Grecia, invece, Brunetta va giù duro: «Io tifo Tsipras, almeno mette sul piatto le contraddizioni di questa Europa di burocrati, a trazione tedesca, che fa gli interessi solo della Germania».

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