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Berlusconi: "Bertolaso sarà sindaco di Roma"

Il leader di Forza Italia: "Ho sempre detto che non credo alle primarie". Ma Salvini insiste: "Non è il mio candidato, a meno che non me lo impongano i cittadini ai gazebo"

Berlusconi: "Bertolaso sarà sindaco di Roma"

"Bertolaso sarà il sindaco di Roma". Lo dice Silvio Berlusconi arrivando all'Ergife dove invita la platea ad inneggiare per il candidato del centrodestra. "Imparate a dire Guido Guido e non Silvio Silvio. Ma non esagerate perché altrimenti divento geloso".

Il Cav dunque dice no alle primarie e precisa: ""Bertolaso non ha e non aveva nessuna ambizione di fare il sindaco, è stata una scelta sofferta perché abbiamo insistito molto e alla fine non ha saputo dirmi di no, gliel'ho fatto chiedere dalla signora Meloni e dal signor Salvini". E ancora: "Bertolaso non è un uomo che viene della politica, non è un campione del bla bla bla, ma un campione del fare. Con lui diamo la migliore possibilità a Roma contro il degrado in cui Roma è caduta dopo i governi della sinistra, porterà nella capitale tolleranza zero di fronte al degrado, tolleranza zero di fronte a chi non rispetta le regole". Berlusconi poi ha spiegato: "Queste amministrative devono servire per prepararci alle elezioni generali che ci saranno tra un anno. Vinceremo le elezioni con una maggioranza che ci consentirà di governare da soli il Paese".

Al termine del suo intervento al convegno sul Ppe Berlusconi dichiara che c'è l'ok definitivo della Lega alla candidatura di Bertolaso: "Ho sentito Salvini questa mattina, è tutto a posto, va bene così. Guido è un candidato a vincere, non a perdere". Ma a stretto giro di posta arriva la risposta della Lega. "Matteo Salvini e Noi con Salvini non hanno alcun candidato fino a quando non si esprimeranno i romani ai gazebo del 19 e del 20 marzo - informa una nota del Carroccio -. Se sceglieranno Bertolaso bene, se no seguiremo altre vie", rimarca lo stesso Matteo Salvini. "Bertolaso - ribadisce il segretario federale della Lega - non è il mio candidato, a meno che non me lo impongano i cittadini ai gazebo".

Poco dopo Berlusconi precisa: "Ai gazebo ci sarà solo il nome di Bertolaso e sarà un passaggio popolare, un momento in cui spiegheremo quale sarà il programma. Non ci saranno altri nomi: Bertolaso sarà sceltissimo dai romani. Di questo - ha ripetuto - ho parlato in maniera molto chiara con Salvini".

Ma torniamo al discorso di Berlusconi all'Ergife. Il Leader di Forza Italia ribadisce alcuni punti fermi del programma con cui conta di vincere le prossime elezioni: niente imposte di successione, introduzione della Flat Tax e misure nel campo della giustizia da una nuova disciplina per le intercettazioni, alla riforma della custodia preventiva e delle legittima difesa. "Ora se qualcuno ti entra in casa la colpa è del capitalista o non del ladro che la società ha costretto a rubare", ironizza Berlusconi che aggiunge: "Diciamo no alle imposte di successione che nel programma del M5S servono invece a trovare i soldi per il reddito di cittadinanza".

In merito alla politica estera, Berlusconi spiega: "Spero che il governo Renzi non commetta l'errore di intervenire in Libia. No bombardamenti. Siamo in mezzo a una crisi drammatica di leadership in Europa. Nel mondo di leader ce n'è uno solo: il mio amico Vladimir Putin".

E poi ancora: "Siamo qui per chiedere lo scioglimento delle Camere perché siamo in una democrazia sospesa, con un governo illegittimo, abusivo, che è lì contro il volere del popolo".

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