Berlusconi dona dieci milioni al nuovo ospedale anti virus

L'annuncio del leader di Fi nel corso di una telefonata col governatore lombardo Fontana. Plauso bipartisan

Berlusconi dona dieci milioni al nuovo ospedale anti virus

Berlusconi scende in campo. Di nuovo. Per fare la sua parte in un momento così delicato per il Paese alle prese con una emergenza sanitaria senza precedenti. Ieri mattina il nuovo consulente della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha annunciato che il presidente azzurro ha destinato dieci milioni di euro come contributo per la realizzazione del nuovo ospedale nei locali della ex Fiera di Milano al Portello. Il generoso assegno di Berlusconi è stato preceduto da una telefonata tra l'ex premier e il governatore Fontana da ormai quasi un mese in prima linea per affrontare l'emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova le strutture sanitarie lombarde.

In un tweet lo stesso Bertolaso annuncia che quei soldi saranno utilizzati per acquistare materiale e strumentazioni necessarie per allestire ben 400 posti all'interno del grande padiglione espositivo convertito a ospedale.

Il gesto di Berlusconi non è isolato. In tanti - è lo stesso governatore lombardo a confermarlo - si sono prodigati con atti di assoluta generosità. Attilio Fontana ricorda innanzitutto i 40 respiratori donati dalla Croce rossa e poi appunto l'aiuto fornito dagli imprenditori che «si sono mossi nelle ultime ore»: oltre a Berlusconi, Giuseppe Caprotti, la fondazione Invernizzi, la fondazione Veronesi, Allianz e Sapio.

Il gesto dell'imprenditore, prima ancora che del politico Silvio Berlusconi, viene subito accolto con favore sia da rappresentanti delle istituzioni, che dagli esponenti del mondo politico tutto. «Un gesto da vero italiano - scrive su Twitter il vicepresidente del partito azzurro Antonio Tajani - che arriva proprio nel giorno in cui si celebra l'unità d'Italia». Un gesto d'amore verso la patria, ma anche il senso pragmatico dell'imprenditore prestato alla politica. «I dieci milioni di Berlusconi alla sanità lombarda - scrive sempre su Twitter Gianfranco Rotondi - non sono un gesto politico ma descrivono il personaggio meglio di ventisei anni di propaganda a favore e contro». Da Licia Ronzulli a Renato Schifani, da Matteo Salvini (Lega) al governatore della Liguria Giovanni Toti, è un coro unanime di ringraziamenti che sottolineano la generosità di Berlusconi. Anche dall'opposizione il plauso è deciso. Da Carlo Calenda («Chapeau») a Matteo Renzi che non solo applaude il gesto ma zittisce con un tweet le sparute note polemiche (non ultimo il silenzio del Tg3 che nell'edizione delle 14 non ha nominato il benefattore parlando del suo gesto). «Chi fa polemica sulla donazione fatta da Berlusconi per realizzare un reparto di terapia intensiva alla Fiera di Milano - scrive il leader di Italia viva - è incredibile. Oggi c'è solo da dire: bravo Presidente Berlusconi».

Il fondatore di Forza Italia d'altronde non è nuovo a gesti simili. Nel campo sanitario sono tanti i suoi interventi in favore del San Raffaele di Milano e dell'Associazione italiana leucemie.

Se da statista ha sempre partecipato in prima linea alle emergenze nazionali (si ricorda il suo impegno a favore delle popolazioni terremotate per i terribile sisma della Pasqua del 2009), da «privato cittadino» i suoi gesti hanno costellato una lunga carriera di filantropo. Dall'ospedale finanziato in Amazzonia, all'orfanotrofio realizzato per gli orfani (oltre 600) dello tsunami in Sri Lanka del 2004.

Senza dimenticare i gesti con cui ha fatto sentire la sua vicinanza pure nelle tragedie italiane (tra cui la donazione per la ricostruzione della scuola di S. Giuliano di Puglia e i soldi per aiutare i ragazzi di Scampia).

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