Berlusconi: "Futuro nero e conflitti sociali se non cade il Governo"

Berlusconi critica il governo sul Venezuela: "Siamo l’unico Paese europeo a non aver preso posizione per la democrazia in Venezuela e abbiamo offerto una sponda a Maduro, uno degli ultimi dittatori comunisti"

Berlusconi: "Futuro nero e conflitti sociali se non cade il Governo"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista a Radio 105 rivela di aver sentito "preoccupati tutti i colleghi imprenditori che ho sentito" ma "anche tanti risparmiatori". Non nasconde una preoccupazione il Cavaliere: "Se questo governo non cadrà vedo un futuro molto nero, con conflitti sociali, disoccupazione e recessione".

Berlusconi è molto preoccupato perché vede un Paese "paralizzato dall’incompetenza e improvvisazione, e il retaggio ideologico della peggiore sinistra del ’900, dei 5 stelle al governo. Hanno solo cominciato a realizzare il loro programma ma hanno portato il Paese alla recessione, aumentando la pressione fiscale, la spesa assistenziale a vantaggio di pochi, le nazionalizzazioni, il blocco delle infrastrutture, rendendo difficili le assunzioni". Per il leader di Forza Italia quelli indicati sono tutti segnali di "una tempesta economica di cui si vedono le prime avvisaglie".

Berlusconi si sofferma anche su Paolo Savona. "Il fatto che un ministro come lui si defili dal governo, optando per la Consob, è un altro segnale molto significativo di un’estrema situazione di crisi" che l’esecutivo sta vivendo.

Dure critiche al Movimento 5 Stelle, sulla linea scelta a proposito del Venezuela. "Anche questo è coerente con la visione dei 5 stelle, che non a caso ammirano Chavez e Maduro e vorrebbero anche qui un regime simile a quello venezuelano, trascinandoci verso la stessa catastrofe". Berlusconi giudica "vergognoso che la tradizione democratica del nostro Paese venga bloccata così. È di una gravità straordinaria - dice a proposito della linea di non ingerenza espressa dal nostro governo - siamo l’unico Paese europeo a non aver preso posizione per la democrazia in Venezuela e abbiamo impedito all’Europa parlare con voce sola, riconoscendo il presidente ad interim. In pratica - prosegue il Cav - abbiamo offerto una sponda a Maduro, uno degli ultimi dittatori comunisti del mondo, esponente di un regime che, come tutti i regimi comunisti, ha ridotto alla fame il suo Paese".

Poi una stoccata alla Lega: "Purtroppo ha completamente delegato a Di Maio e ai suoi la politica economica, l'ha messa nelle mani irresponsabili dei 5 stelle. In cambio la Lega ha avuto carta bianca sull'immigrazione. Ora, l'immigrazione è certamente importante e Salvini sta facendo anche cose buone, ma non è il nostro primo problema.

Il futuro degli italiani non dipende principalmente dall'immigrazione, il nostro futuro dipende dal lavoro, dalla possibilità di dare un avvenire ai nostri figli, dalla fiducia degli investitori stranieri nei confronti dell'Italia".

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