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Berlusconi inchioda il governo: "Collaborazione di facciata"

Il leader di Forza Italia: "Finora siamo stati chiamati solo a prender atto di decisioni già assunte". E sull'Ue: "C'è volontà di aiutare anche l'Italia"

Berlusconi inchioda il governo: "Collaborazione di facciata"

La collaborazione con le opposizioni? Solo per placare le polemiche. È la dura accusa che Silvio Berlusconi lancia al governo in un'intervista al Tg2Post.

"Dal primo giorno ho detto che è momento di collaborare tutti insieme e non ho mai cambiato idea", ha detto il leader di Forza Italia parlando del tavolo che il premier Giuseppe Conte ha aperto con le opposizioni, "Ma occorre che la disponibilità del governo a collaborare non sia solo formale, di facciata. Finora siamo stati chiamati solo a prender atto di decisioni già assunte".

Il Cavaliere pensa già al post emergenza, suggerendo che si metta in piedi "un grande piano infrastrutturale finanziato dalla Bei" e la sospensione "dell'attuale codice degli appalti". In generale, però, per Berlusconi in Europa c'è la volontà di aiutare l'Italia: "Io penso che non si tratti di alcun sbarramento a sostegno di Paesi del Sud", ha spiegato, "Non si può parlare di egoismi del Nord contro il Sud. Se fosse vero l'Europa non avrebbe futuro. Invece si stanno cercando altre forme di sostegno e l'aumento del Mes di 700 miliardi senza condizionalità. Sono al telefono con i miei colleghi popolari europei e posso assicurare che c'è in tutti la consapevolezza della gravità del problema e la volontà di aiutare tutti, compresa l'Italia".

L'ermergenza, comunque, suscita nell'ex premier una "angoscia profonda": "Pensavamo di aver fatto delle conquiste assolute come il benessere e la libertà, invece questa epidemia ci ha riportato indietro nei tempi all'antichità, al Medioevo", ha detto, "Siamo tutti qui con la paura di dover guardare la futuro con davanti un lungo periodo in cui questo benessere e questa libertà verranno meno. Si parla di un anno, di due anni, fin quando non sarà trovato un vaccino. In America ho parlato con alcuni politici vicini all'Italia e mi dicono che si pensa addirittura a delle cifre incredibili di più di un milione di vittime.

Quando e se dovesse trasferirsi in Africa ci saranno delle stragi assolute".

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