Berlusconi lancia il no tax day: "Segno chiaro di opposizione"

Il Cavaliere scrive ai dirigenti di Forza Italia: "Con Renzi al governo un salasso per la classe media"

Berlusconi lancia il no tax day: "Segno chiaro di opposizione"

Basta tasse. Silvio Berlusconi lo dice chiaramente. E lancia un segnale di netta opposizione al premier Matteo Renzi e alle politiche economiche del governo. Politiche che non hanno fatto altro che alzare la pressione fiscale, soprattutto sul mattone. Per dire "no" a una legge di Stabilità profondamente dannosa, il Cavaliere guiderà il popolo del centrodestra nel "No tax day", un appunatmento di piazza che segna una netta presa di distanza con Renzi. "Questo sforzo organizzativo - ha spiegato il leader di Forza Italia - servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali di questo governo e della nostra volontà di presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese italiane".

Il "No tax day" sarà la prima di una lunga serie di mobilitazioni che vedranno Forza Italia tornare a essere protagonista sul territorio. In una lettera indirizzata ai parlamentati e coordinatori azzurri, Berlusconi rilancia con forza gli appuntamenti del 29 e 30 novembre dedicati a sostenere le proposte presentate dai parlamentari azzurri per abbassare le tasse sulla casa. "La manifestazione - fa notare il Cavaliere - coincide anche con l’ultimo fine settimana della nostra campagna di adesioni, fondamentale per il rilancio e il rinnovamento di Forza Italia". Al "No tax day" seguiranno altri appuntamenti in preparazione delle elezioni regionali di primavera. L'obiettivo di Berlusconi è ribadire, con forza, quei temi chiave del credo liberale, fatto di meno tasse e meno spesa pubblica, coniugato al sostegno alle classi più deboli, come quelle dei pensionati, dimenticati dall'attuale maggioranza.

"La politica economica del governo Renzi, così come quella dei due governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini - denuncia Berlusconi - ha tartassato soprattutto la classe media italiana e con i governi del cieco rigore prima, con i governi guidati dalla sinistra poi, la classe media è quella che ha pagato il conto della varie manovre". Nella lettera ai dirigenti di Forza Italia, il Cavaliere spiega come alla classe media sia stato fatto pagare prima "il finto risanamento predicato dal governo Monti", poi "le politiche di redistribuzione del reddito che Renzi ha avvivato a favore del proprio elettorato di riferimento". Gli 80 euro, per esempio, sono stati finanziati con la tassa sul risparmio gestito. "Le prime misure del governo Renzi - continua - hanno confermato tutte le tasse introdotte sugli immobili, case, capannoni industriali, laboratori, negozi, annessi agricoli, aumentando anche le aliquote consentite agli enti locali per le addizionali". E non è finita qui. Perché la legge di stabilità non solo ha confermato tutte le tasse già esistenti, ma ha anche introdotto un aumento delle tasse sulla previdenza complementare, cioè sulle pensioni integrative dei professionisti, espressione tipica della classe media Italiana.

"Per opporci a questo salasso perpetrato sulla classe media e per riconquistare la fiducia dei nostri elettori - conclude il Cavaliere - Forza Italia ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità volto a riportare la tassazione sugli immobili al livello del governo Berlusconi del 2008, quando sugli immobili delle famiglie e delle imprese gravavano circa 11 miliardi di euro di imposte, oggi sono circa 33/34 miliardi".

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