Silvio Berlusconi riunisce a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito. Nella sua residenza romana arrivano i coordinatori regionali, i capi dei dipartimenti, il nuovo responsabile dei giovani, Stefano Cavedagna, oltre ad Antonio Tajani, Mariastella Gelmini, Annamaria Bernini, Maurizio Gasparri. Un summit allargato per il rilancio azzurro che viene seguito da un incontro con Matteo Salvini nel quale i due leader fanno il punto sulla manovra e cercano di sbrogliare la matassa delle candidature per le Regionali.
Il presidente di Forza Italia con i suoi vuole ragionare sull'avvicinamento alle Europee, vuole capire come far tornare il partito vicino alla gente e capitalizzare un approccio improntato alla serietà in tempi di annunci e di populismo. Berlusconi traccia una sua personale road map verso le elezioni di maggio. Chiede di definire quattro punti chiari e immediati di campagna elettorale, di individuare candidati forti capaci di attirare consenso vero, di spiegare agli italiani cosa significa andare in procedura di infrazione ed essere chiamati a spendere 20 miliardi, prendendoli dalle tasche degli italiani. In sostanza l'idea di Berlusconi è che sia necessario smantellare i nemici immaginari creati ad arte dai Cinquestelle per giustificare i conti che non tornano.
Il Cavaliere è determinato a dare il suo contributo, propone anche una due giorni di «ritiro» con parlamentari e consiglieri regionali a Villa Gernetto. Dà il via libera alla manifestazione di sabato a Torino per dire sì all'Alta velocità ferroviaria e no alle teorie deliranti dei Cinquestelle. Chiede congressi aperti alla società civile e una battaglia in Parlamento per difendere la Costituzione e dire no alla riforma del processo penale e all'abolizione della prescrizione, tema sul quale Forza Italia alla Camera ha tenuto una conferenza stampa con Mariastella Gelmini, Francesco Paolo Sisto ed Enrico Costa, oltre a magistrati come Carlo Nordio e il presidente delle Camere Penali, Giandomenico Caiazzo.
È sul ritorno a una politica fatta di partecipazione dal basso che Berlusconi batte molto. In questo senso si lavora innanzitutto a una campagna di adesioni - una app sostituirà la tessera tradizionale - che sarà seguita dai congressi provinciali e comunali «nei quali saranno i militanti e gli elettori a scegliere i vertici del movimento». «I congressi» spiega Berlusconi «non dovranno essere momenti burocratici ma occasioni di dialogo e apertura verso la società civile, con l'altra Italia che oggi non si riconosce nella politica e con la rete dei movimenti civici». Il tutto accompagnato da una campagna di comunicazione che Forza Italia metterà in campo nelle prossime settimane.
Berlusconi punta il dito contro le politiche di decrescita felice dei Cinquestelle. «La battaglia sulla Tav è anche una battaglia simbolica contro la cultura del No dei grillini, le loro deliranti teorie sulla decrescita, il tentativo di isolare l'Italia».
Berlusconi inserisce come punto prioritario «la tutela del risparmio degli italiani che il governo gialloverde mette ogni giorno in pericolo attraverso lo spread, e su cui incombe la minaccia di una patrimoniale». E poi rilancia la vera flat tax, quella con l'aliquota unica per tutti, famiglie e imprese, al 23%.
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