Ricucire con la Merkel senza strappare con Salvini. Sembra questa la strategia del Cavaliere, oggi attesissimo a Madrid al congresso del Ppe. Sono passati sei anni dall'ultimo vertice degli europopolari a cui Berlusconi partecipò. All'epoca era premier: poi la storia è andata com'è andata. Male: le dimissioni imposte con l'arma dello spread, la condanna per il caso Mediaset, il passaporto ritirato e i servizi sociali. Ora, però, il Cavaliere riappare: pronto a giocarsi la partita per l'ultima sfida. Ancora in campo, in Italia e all'estero. Qui a Madrid poteva arrivare anche ieri pomeriggio ma il cuore l'ha portato in tribuna a San Siro per stare vicino ai suoi ragazzi, in campo per il trofeo Luigi Berlusconi. Nella capitale spagnola dovrebbe arrivare in piena notte o al massimo questa mattina per parlare davanti a 749 delegati del Ppe, compresi 14 tra capi di Stato e di governo. L'attenzione sarà rivolta soprattutto all'incontro che il Cavaliere dovrebbe avere con Frau Merkel: si potrebbero vedere a pranzo, assieme agli altri leader. Ma è probabile che se Berlusconi confermasse la sua presenza i due riuscirebbero a vedersi per un faccia a faccia. «Non c'è alcun rancore personale per quanto accaduto nel 2011», giura Antonio Tajani, instancabile mediatore e vicepresidente del Ppe che oggi verrà riconfermato alla carica. Probabile che Berlusconi vorrà ribadire alla Cancelliera, vis-à-vis , che i grevi commenti a lui attribuiti nel passato su di lei erano frutto di una macchinazione.
In ogni caso c'è attesa anche sul discorso che il Cavaliere dovrebbe fare al congresso. Di certo si parlerà di immigrazione, sicurezza e terrorismo internazionale. Anche perché il Ppe ha appena votato una risoluzione durissima nei confronti dei governi di Roma e Atene che «devono rispettare i loro impegni sul controllo dei confini, visto che la Grecia, dal 2007 al 2013, ha ricevuto 430 milioni di euro mentre l'Italia 388,9 milioni». Una stoccata soprattutto al ministro dell'Interno Alfano, anche lui presente oggi a Madrid, visto che l'Ncd fa parte della famiglia del Ppe. Berlusconi vorrebbe parlare anche di Russia, dove un'altra risoluzione (fortemente voluta dai Paesi Baltici) attacca frontalmente Mosca definendola «aggressiva» e auspicando la proroga delle sanzioni economiche? Non si sa: il discorso lo starebbe limando Valentino Valentini ma Berlusconi è sempre stato maestro nel coup de théâtre e potrebbe citare anche la sua particolare condizione di vittima illustre, magari denunciando «lo strano ritardo» del giudizio della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo che ancora non si pronuncia sul suo caso. Si saprà questo pomeriggio.
Come si vedrà, a breve, se Berlusconi sigillerà l'alleanza con la Lega partecipando, il prossimo 8 novembre, alla manifestazione di Bologna organizzata da Salvini. In verità Forza Italia aveva organizzato, per la stessa data, un incontro di partito in un teatro di Firenze.
Precettati tutti i coordinatori regionali e i militanti azzurri, con relativo malumore del capo del Carroccio. Berlusconi, tuttavia, è tentato dall'abbraccio con Salvini e potrebbe partecipare anche lui alla sfilata di Bologna. Che fare? Una soluzione sarebbe quella di partecipare ad entrambe: sempre più in campo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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