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Berlusconi: "Il programma del centrodestra per tornare di nuovo alla vittoria"

"Un programma fatto di tre meno e di tre più"

Berlusconi: "Il programma del centrodestra per tornare di nuovo alla vittoria"

"Un programma fatto di tre meno e di tre più". Così Silvio Berlusconi, chiudendo "Azzurri in Vetta", ha sintetizzato il programma che porterà il centrodestra di nuovo alla vittoria. "Meno tasse: via le tasse sulla casa, via quelle sulla successione, via l'Irap alle imprese, via l'Imu agricola. Meno Stato con riduzione della spesa pubblica,la chiusura di Equitalia e un vincolo di mandato per gli eletti dal popolo: se cambiano idea devono tornare a casa. E' ancora meno Europa a cui diamo troppo". Quindi i tre più. "Aiuti a chi ha bisogno con una pensione minima di 1000 euro, 13 mensilità perché con meno non si può vivere degnamente in Italia. Poi una pensione per persone che lavorano più di tutti, che lavorano il sabato, la sera, che non fanno ferie durante l'estate è che non vengono pagate: le nostre mamme. Una pensione perché possano avere una vecchiaia serena. E poi più sicurezza per tutti con più carabinieri e poliziotti di quartiere e tutti militari nelle vie della città con il contenimento e il controllo dell'immigrazione, con la riorganizzazione dei centri di residenza dei nomadi che sono cittadini italiani. E infine più garanzie per ciascuno. Una riforma completa della giustizia con la differenziazione tra giudici e pm che sono gli avvocati del l'accusa, una nuova disciplina delle intercettazioni, della custodia preventiva, della legittima difesa. Oggi i magistrati di sinistra quando succede qualcosa a chi va a rubare e il proprietario della casa reagisce e magari lo ferisce o addirittura lo uccide, guardano al proprietario della casa come a un colpevole, a un capitalista mentre l'altro era lì a rubare perchè la società non gli ha garantito il benessere: qualcosa che non si può sopportare. Il diritto alla legittima difesa così come è nella più grande democrazia del mondo che sono gli Stati Uniti d'America. Poi l'introduzione della cauzione, non ai processi che cominciano e non finiscono mai.

E' una non appellabilità alle sentenze di assoluzione", ha concluso.

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