Prossima missione: allargare la conquista azzurra del Sud. Silvio Berlusconi vuole il suo partito forte e attivo nel Meridione e lavora intensamente per rinnovare l'impegno di tutto il centrodestra.
A Villa Certosa, in Sardegna, partecipa ai festeggiamenti per il compleanno della compagna Francesca Pascale, ma non smette di lavorare. Prepara il messaggio da inviare domani a Napoli, all'apertura degli Stati generali del centrodestra, si fa intervistare da Il Mattino e il tema è sempre quello. «Il centrodestra - è il succo dell'intervento all'incontro napoletano- è la maggioranza naturale in Italia, nel Sud e in particolare in Campania. Tornerà a vincere proprio cambiando un modo sbagliato di intendere la politica, rivolgendosi ai tanti italiani delusi, che oggi ne sono lontani, talvolta ne sono disgustati».
Anche nell'intervista il leader di Forza Italia insiste sul fatto che, anche al Sud, lo schieramento alternativo a sinistra e M5S si è dimostrato unica vera «alternativa di governo» e per questo deve restare unito. Forza Italia, ragiona il Cavaliere, rimane l'unica forza rappresentativa a livello nazionale e può fare, ora come in passato, da cerniera tra la Lega radicata soprattutto al Nord, Fdi che è forte a Roma ma poco altrove e tutto quel mondo moderato che anche nel Merdione si è espresso alle ultime amministrative nelle più diverse liste civiche.
All'iniziativa organizzata a Napoli dal coordinatore campano di Fi Domenico De Siano e dall'ex ministro Mara Carfagna, in realtà, Lega e Fdi non parteciperanno, ci saranno invece i movimenti che fanno capo a Stefano Parisi, Gaetano Quagliariello, Raffaele Fitto, Gianfranco Rotondi. «È l'avvio di una campagna d'ascolto - spiega la Carfagna- che ha due momenti. Uno politico, perché dobbiamo ricostruire un perimetro delle alleanze del centrodestra, visto che in Campania non abbiamo una colazione con alleati organizzati, ma soggetti civici che hanno raccolto consenso, condividendo i nostri valori. E un momento di ascolto dei rappresentanti della società civile, del mondo del lavoro, della cultura. Raccoglieremo proposte per il manifesto programmatico d'autunno».
Fi lavora anche a livello europeo per ottenere più sostegno al Mezzogiorno. A Brindisi, recentemente, si è discusso del nodo centrale dei trasporti, nel seminario del gruppo Ppe del Comitato europeo delle Regioni, cui ha partecipato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. «Il nostro impegno è per il rilancio della rete di trasporto transeuropea, che può far diventare strategici i nostri porti, da Brindisi a Taranto e intercettare la via della Seta», spiega il vicepresidente del gruppo Ue Mauro D'Attis. Vorrebbe dire molto in termini di sviluppo e di occupazione, ma la difficoltà è contrastare un'Europa in cui si affievolisce il principio di «coesione», cioè di aiuti in termini di bilancio ai Paesi e alle regioni in difficoltà. A cominciare dal Meridione d'Italia.
Intanto,
continua la campagna acquisti. Dopo un incontro con il Cav, pochi giorni fa, entra in Fi il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ex An ed Ncd. «Berlusconi è l'unico che può mettere insieme le diverse anime del centrodestra».
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