Roma - Silvio Berlusconi dopo la contusione in cui è incappato a Zagabria si concede qualche ora di riposo, in attesa delle dimissioni dalla clinica Madonnina previste per la giornata di oggi. Riceve la figlia Barbara e il fratello Paolo Berlusconi e non rinuncia anche a tenersi informato e a partecipare agli eventi politici di Fi. Assicura Licia Ronzulli uscendo dalla clinica: «Tutto bene, esce domani».
«Non ho niente di rotto. Vi abbraccio tutti quanti», dice al telefono ad Anna Maria Bernini che organizza l'evento bolognese di lancio della campagna elettorale di Fi salutato dall'applauso della sala. La presidente dei senatori azzurri ospita la candidata alla Regione, Lucia Borgonzoni, e chiama a raccolta la società civile della sua regione - «serve un cantiere civico», dice - per dettare davvero una svolta e un rilancio dell'Emilia Romagna. Il Cavaliere sente al telefono anche Mariastella Gelmini che con il neo vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani e l'europarlamentare Fulvio Martusciello organizza la manifestazione «Il Sud che vince» all'Hotel Vesuvio di Napoli. Un appuntamento che lancia Stefano Caldoro come candidato per la Regione Campania con un applauso che risuona come una investitura ufficiale. «Gli ingredienti per la vittoria ci sono» dice Mariastella Gelmini che chiede unità al centrodestra, rivendicando l'alleanza con la Lega. «Attenti a non sbagliare bersaglio, siamo nel centrodestra con pari dignità e non abbiamo nessuna intenzione di essere subalterni, ma l'avversario per noi è e resterà sempre la sinistra». Il filo conduttore è dunque l'unità del partito e della coalizione, l'idea che l'attacco agli alleati e la linea dell'isolamento non abbia più senso e sia necessario procedere uniti a tutti i livelli. Tajani, invece, sottolinea il ruolo storicamente avuto dal Sud nelle vittorie di Fi ed elogia il buon governo di Caldoro. «Il presidente Berlusconi ha fatto il nome di Caldoro e lui ha già dimostrato di saper governare la Regione». L'ex governatore campano incassa i complimenti e gli attestati di stima - nelle scorse settimane anche Matteo Salvini ne aveva ricordato le capacità e i meriti - e allarga il perimetro delle alleanze anche alle liste civiche promuovendo la macroregione meridionale, suo vecchio cavallo di battaglia. La grande assente è Mara Carfagna, insieme ai parlamentari a lei più vicini, ma il coordinatore regionale Domenico Siano minimizza. «Siamo una famiglia con figli vivaci. Le polemiche ci sono in tutti i partiti, dobbiamo superarle e guardare al futuro. Ha fatto bene Berlusconi a incontrarla, lei è un valore aggiunto per Napoli, la Campania e l'intero Paese».
Berlusconi, intanto, in una intervista rilasciata a Libero, assegna i «ruoli» ai leader dei tre partiti che formano la coalizione dei moderati: «Sono sempre paragoni forzati, ma provo a stare al gioco, Salvini è un evidente centravanti di sfondamento, Giorgia Meloni uno di quei terzini che copre la fascia destra ed è capace da quella parte di andare in goal, io naturalmente non posso che fare il regista a centrocampo», afferma il leader azzurro. Poi Berlusconi sottolinea proseguendo nella metafora, che il vero motore della squadra sono i «tifosi», ovvero gli elettori. Infine continua la stagione congressuale e si definisce la mappa dei coordinatori provinciali in Toscana.
Al Comune di Firenze viene eletto Jacopo Cellai, a Livorno Chiara Tenerini e a Massa Carrara Rita Galeazzo. «C'è grande soddisfazione per la partecipazione di migliaia di iscritti» commenta il coordinatore regionale Stefano Mugnai. Ora il movimento azzurro può concentrarsi sulle Regionali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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