Berlusconi risale nei sondaggi e sulle alleanze tratta a oltranza

Forza Italia aggancia Grillo e stacca il Carroccio di 4 punti: continua il pressing per trovare la quadra sulle Regionali. Toti: "Salvini faccia tutte le manifestazioni che vuole, ma basta veti"

Berlusconi risale nei sondaggi e sulle alleanze tratta a oltranza

Stoccate a distanza, avvertimenti, riflettori accesi sulle contraddizioni leghiste. Ma anche attenzione verso alcuni «segnali di ragionevolezza» presenti nell'intervista rilasciata al C orriere della Sera da Matteo Salvini, in particolare laddove dice che le alleanze alle Regionali «dipendono da candidati e programmi».

Forza Italia e Silvio Berlusconi continuano a tenere accesi i riflettori sulle Regionali. Di fronte agli stop and go e ai continui richiami alla «purezza leghista» il Cavaliere consiglia di tenere i nervi saldi. L'idea di fondo è: facciamo passare la manifestazione di oggi, poi si entrerà nel vivo della trattativa. Berlusconi punta sempre sull'unità della coalizione, ma anche su liste in cui sia presente un forte elemento di novità. All'inizio della prossima settimana, per la precisione martedì, Silvio Berlusconi riunirà a Palazzo Grazioli chi sta seguendo da vicino la delicata pratica delle alleanze, ovvero i componenti del tavolo di confronto nazionale per le elezioni regionali di primavera presieduto da Altero Matteoli, per dire una parola definitiva sulla Campania e sul Veneto.

Il vertice si terrà il giorno dopo il Consiglio federale della Lega convocato lunedì. Lì si capirà chi avrà avuto la meglio nella faida interna al Carroccio tra Matteo Salvini e Flavio Tosi. A quel punto Berlusconi si prenderà altre 24 ore di tempo per chiarire una volta per tutte se stare con l'Ncd di Angelino Alfano o seguire Salvini. Fino a martedì, dunque, andrà avanti la trattativa per cercare di ricompattare il centrodestra e Forza Italia continuerà il pressing sul Carroccio per convincere Salvini a togliere il veto su Ncd. Berlusconi è anche intenzionato, nel suo soggiorno romano, a procedere a una convocazione congiunta dei gruppi parlamentari per dare un segnale di leadership, attenzione, ascolto e presenza.

In ogni caso il consueto gioco delle parti leghista non può diventare la leva con cui «sbancare» al tavolo della trattativa. «Se Salvini vuole veramente mandare a casa Renzi, faccia tutte le manifestazioni che crede, ma soprattutto costruisca un'alternativa. Quindi la smetta di mettere veti, soprattutto a casaccio, su forze politiche con cui sta al governo in alcune importanti Regioni» dice Giovanni Toti. Antonio Tajani ricorda, invece, che al netto delle chiacchiere, «l'unico a risolvere concretamente il problema dell'immigrazione clandestina è stato Berlusconi».

C'è poi un altro fronte: quello dei rapporti con il governo. In mattinata il Mattinale del gruppo di Fi alla Camera scrive «Forza Bersani», con riferimento all'intenzione dell'ex segretario Pd di non votare l'Italicum. Maria Elena Boschi liquida la sortita forzista con un «credo gli abbiano fatto un grosso dispetto». A stretto giro di posta arriva la controreplica: «Boschi dice che Forza Bersani è dispetto? Allora “Forza Boschi” e “Forza Renzi”. E nessuno se ne avrà a male», scrive su Twitter Renato Brunetta, aggiungendo l'hashtag #gigliomagicostaisereno .

Sullo sfondo arrivano buone notizie dai sondaggi per il partito di San Lorenzo in Lucina.

Secondo l'istituto Swg Forza Italia - grazie anche a una perdita di consensi del movimento di Grillo - raggiunge il M5s in seconda posizione dietro al Pd al 16,1%. La Lega resta staccata di 4 punti. Infine tra Berlusconi e Fitto il 43% si schiera con il leader azzurro, il 15 con l'esponente pugliese.

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