Berlusconi: "Sciogliere Csm e aprire commissione d'inchiesta sulle procure"

Il Cavaliere è preoccupato per il caos delle procure: "Chiederemo udienza al Capo dello Stato". E su Forza Italia replica a Toti: "L'ho nominato io e ora chiede la democrazia... lui è un nominatissimo...".

Berlusconi: "Sciogliere Csm e aprire commissione d'inchiesta sulle procure"

Al termine dell'ufficio di presidenza di Forza Italia, svoltosi a Palazzo Grazioli (Roma), Silvio Berlusconi si sofferma in primo luogo sullo scandalo del Csm, emerso dopo l'inchiesta per corruzione su Luca Palamara. Per Forza Italia "i gravi elementi che stanno emergendo in ordine al funzionamento e alla formazione del Csm conferiscono un’immagine fortemente negativa ad un organo di rilievo costituzionale dalle funzioni delicatissime". Berlusconi osserva che "l’attuale Csm è gravato da ombre troppo serie per poter svolgere la sua funzione con la necessaria autorevolezza e imparzialità. Ci rivolgiamo dunque al Capo dello Stato, massimo garante delle regole democratiche, con un rispettoso ma accorato appello affinché proceda al più presto allo scioglimento del Csm. Nello stesso tempo sosterremo con forza in sede parlamentare la proposta di una Commissione di inchiesta su quanto è accaduto e sta accadendo nel Consiglio Superiore. Chiederemo nei prossimi giorni al presidente della Repubblica un’udienza per manifestargli, anche proprio nella sua qualità di presidente del Csm, le nostre preoccupazioni e l’urgenza di un intervento all’altezza della gravità della situazione".

Il Cavaliere torna ad attaccare con forza l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte: "Questo governo non va da nessuna parte, sta isolando l'Italia in Europa dove noi ormai abbiamo la maglia nera...".Ed ha rincarato la dose: "Sono davvero avvilito nel vedere tutte le tv e i mezzi di comunicazione che si devono occupare di un governo che sta in queste situazioni di contrasto. In tutti questi anni non ricordo mai delle situazioni così oscene come questa, di un governo che non sa dove andare..."

Berlusconi fa sapere inoltre che il 25 giugno, in occasione della riunione del Consiglio nazionale di Forza Italia, "faremo una scelta sui temi fondamentali su cui impegnarci: meno tasse, meno burocrazia e quindi più lavoro, e si sbloccheranno 600 cantieri in Italia, di cui diversi addirittura con 24 miliardi di spese già approvate dai precedenti governi. Se toglieremo di mezzo le autorizzazioni preventive sull’edilizia si sbloccheranno le opere e si creeranno posti di lavoro. Voglio ricordarlo: i posti di lavoro non si creano con il reddito di cittadinanza ma si creano con lo sblocco dei cantieri e il sostegno alle imprese".

Il leader di Forza Italia si è soffermato anche sul dibattito, apertosi sui giornali, a seguito della richiesta del presidente della Liguria, Giovanni Toti, di maggiore democrazia in seno al movimento azzurro. "Lasciamolo perdere. L’ho nominato io e chiede la democrazia... un nominatissimo chiede la democrazia".

Di fronte all’insistenza delle domande su Toti, Berlusconi ha tagliato corto: "Parliamo di cose importanti...".

Secondo quanto riferito da alcune fonti parlamentari che hanno partecipato all’incontro per Berlusconi Forza Italia è destinata a stare con la Lega o attraverso un’alleanza o con una fusione.

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