«L'Italia rischia un tracollo modello Lehman Brothers». Silvio Berlusconi interviene telefonicamente al congresso dei Popolari per l'Italia di Mario Mauro ed evoca il pericolo di avvitarsi in una spirale dalle conseguenze imprevedibili, in assenza di una reazione credibile da parte delle istituzioni competenti, governo e banca d'Italia in primis, che restituisca fiducia ai risparmiatori. Il motivo? Dal caso banche e dalla polverizzazione dei risparmi degli obbligazionisti «c'è il pericolo di un crollo di fiducia con conseguenze imprevedibili, una spirale negativa che potrebbe somigliare in piccolo a quella generata dal fallimento della Lehman Brothers». Un ribaltamento della percezione pubblica e di una equazione che ha avuto un peso importante nella storia d'Italia, perché finora «banca ha sempre voluto dire sicurezza».Nei giorni della kermesse autocelebrativa che va in scena all'ex stazione Leopolda, Berlusconi punta il dito contro gli errori in sequenza commessi da Matteo Renzi, tanto sul fronte interno che su quello internazionale. E ritorna a battere sul tasto dell'unità a tutti i costi necessaria per poter riprendere la guida del Paese. «Il vostro nome di Popolari per l'Italia sta a significare che siamo parte della stessa famiglia europea, la famiglia della democrazia e della libertà, quella del Partito popolare europeo». «E questo significa condividere gli stessi valori e gli stessi principi ispiratori, tra i quali il valore anzi il dovere della libertà. Lo slogan «Uniti si vince» del vostro congresso rappresenta la condizione per vincere, battere la sinistra e per evitare al Paese uno scenario da incubo, tra Renzi e Grillo, cioè tra la prepotenza e il nulla da un lato, e l'incapacità e la follia dall'altro». «Per cambiare l'Italia bisogna essere uniti, e noi vinceremo insieme a cominciare dalle prossime amministrative, dove il vostro contributo di idee e di lavoro sarà molto importante. Con voi dobbiamo lavorare per ridare seria motivazione ai troppi italiani delusi da questa politica».Berlusconi si concentra, come accaduto spesso in queste ultime settimane, sul tema della sicurezza. «Ladri e banditi hanno riempito le cronache delle ultime settimane» ricorda. «Qualcuno ha anche provato a difendersi sparando come nel caso di Sicignano, il pensionato che ha ucciso un ladro. Nessuno deve poter condannare chi si difende come può. Se uno è costretto a sparare per difendersi in casa, la colpa è dell'aggressore ma anche dello Stato. Serve introdurre in maniera chiara il diritto alla difesa in casa propria, come negli Usa». Per quanto riguarda lo spettro del terrorismo, il dito è puntato contro l'immobilismo del governo.
«Renzi non si assume nessuna responsabilità e ciò significa non comprendere nulla dell'attuale situazione. Putin ha ragione: serve l'intervento di una coalizione tra Europa, Cina, Usa, Paesi arabi e con il coordinamento dell'Onu», altrimenti «non si potrà mai vincere questa sfida globale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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