Berlusconi soddisfatto: "Vince il buon governo del centrodestra"

Forza Italia all'8% manda un segnale alla Lega: "Gli italiani stanno aprendo gli occhi"

Berlusconi soddisfatto: "Vince il buon governo del centrodestra"

Roma - È soddisfatto della vittoria in Sardegna, Silvio Berlusconi, e sottolinea che nella coalizione «si è confermata essenziale la funzione di Forza Italia, che ha dato vita a liste civiche con suoi esponenti che vanno sommate ai suoi voti». Il risultato, dunque, non è solo l'8% ma secondo il coordinatore azzurro nell'isola Ugo Cappellacci, nel complesso arriva al 16%.

Il leader azzurro parte dal piano locale ma guarda a quello nazionale, in cui il centrodestra si conferma «la maggioranza naturale degli italiani». Di fronte ad un centrosinistra «in crisi di idee, di uomini, di consenso» e ai 5Stelle che «hanno finalmente imboccato la strada di un declino irreversibile», per Berlusconi «gli italiani continuano ad aprire gli occhi». E in Sardegna hanno ancora una volta «premiato l'unità della coalizione».

Il Cavaliere si congratula e ringrazia tutti, dal neogovernatore Christian Solinas, ai candidati fino all'ultimo militante e promette che sarà «vicino al nuovo governo regionale per garantire la realizzazione concreta del nostro programma».

La sesta regione conquistata dalla coalizione è un'iniezione di fiducia per Fi, che intensifica il pressing su Matteo Salvini perché rinnovi gli inquilini di Palazzo Chigi e si sganci dal M5s in caduta libera. «Stamattina c'è aria di... centrodestra al governo», si legge sulla pagina Facebook di Fi.

Il vicepresidente Antonio Tajani dice che «gli italiani vogliono cambiare» e, anche se le elezioni sarde non possono determinare una caduta del governo, «è un altro segnale che va in una direzione chiara». Un nuovo «avviso di sfratto al governo», lo definisce la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini. A Cagliari Cappellacci festeggia la vittoria: «Il centrodestra unito vince. Fi determinante per il risultato di Solinas. È un nuovo inizio, che ha ridato slancio ideale e morale al partito».

In tanti sottolineano che dai risultati dell'isola emerge «un'idea forte di centrodestra», con un tracollo del M5s e una penalizzazione della Lega, che dovrebbe far riflettere Matteo Salvini. «Il popolo ci sta dando un segnale - dice Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori azzurri, su Canale5 - e regione dopo regione sta dicendo che esiste un'alternativa a questa maggioranza innaturale di governo e si chiama centrodestra». Renato Brunetta è chiaro: «Caro Salvini, in Sardegna non ha vinto la Lega, ma il centrodestra plurale». Una coalizione, aggiunge il portavoce dei gruppi parlamentari azzurri Giorgio Mulè, che «è lo specchio del Paese, ha sensibilità diverse ma valori condivisi, mentre alla maggioranza parlamentare non corrisponde la maggioranza elettorale».

Il messaggio al vicepremier leghista è che «non si può pensare di fare a meno di Fi e degli altri alleati, non c'è autosufficienza da parte di nessuno per andare governare, né a livello nazionale, né regionale, come spiega l'eurodeputato Salvatore Cicu. Salvini, per Laura Ravetto, «dovrebbe prendere atto che da tutti i territori emerge una unica richiesta, che si chiuda questa parentesi del governo gialloverde e che il centrodestra torni unito al governo del Paese».

Il tonfo dei grillini dovrebbe convincere l'alleato di governo a tornare a casa.

E, ironizzando sul fatto che i 5S non riconoscono la sconfitta, Mara Carfagna chiede in un tweet: «L'ambizione di un partito che alle politiche nell'isola ha preso il 42,4% era prendere il 5%?». Ma il governatore ligure Giovanni Toti invita a non dare il M5s per sconfitto: «È sempre stato un movimento a fisarmonica».

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