La verità sul Patto del Nazareno

Forza Italia: "La logica del patto del Nazareno era quella di un lavoro comune sulle regole e sulle garanzie: nel momento in cui questo spirito è venuto meno da una delle due parti, il Pd di Renzi, è caduto il presupposto su cui tutto il resto si basava"

La verità sul Patto del Nazareno

"Chi è il leader del centrodestra? Per adesso è molto importante che si sia ricompattato. L'opposizione in Parlamento la faremo insieme". Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso della registrazione della puntata odierna di Porta a porta.

"Nel corso del tempo si troverà anche il nuovo leader, tutti coloro che vorranno aggiungersi alla formazioni politiche attuali sono i benvenuti".

Sul patto del Nazareno, il Cav ha rivelato che uno dei motivi per cui Forza Italia si è sfilata dal Patto è stata la mancata modifica della legge Severino che, appunto, per Berlusconi "faceva parte del patto". Non ne faceva parte, invece, una grazia da parte del Quirinale. "Ha mancato di rispetto alla parola data e questa è stata una cosa molto grave. Il patto con lui era quello di ridarmi l’agibilità politica dopo la condanna. Ma ciò non è avvenuto. Renzi non è un uomo di sinistra tanto è vero che agli uomini di sinistra del partito non piace vedere la "ditta" guidata da un vecchio democristiano anche se giovane di età", ha detto il Cav.

In serata è arrivata poi una nota di Forza Italia che ha spiegato meglio il pensiero di Berlusconi. "Il Presidente Berlusconi non ha mai inteso sostenere che la modifica della Legge Severino o di qualunque altro provvedimento che incidesse sulla sua condizione giudiziaria fosse inclusa nel Patto del Nazareno. Quell’accordo, che come è noto non consisteva in un contratto ma in una serie di accordi politici, comportava evidentemente la legittimazione reciproca delle forze che lo avevano promosso. Era quindi incompatibile con la persecuzione politico-giudiziaria di un leader espressione di milioni di italiani, e con una cattiva interpretazione retroattiva, tutta politica, della Legge Severino, culminata con l’esclusione dal Parlamento, forzando leggi e regolamenti, del Presidente di Forza Italia. Un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica. La logica del patto del Nazareno era quella di un lavoro comune sulle regole e sulle garanzie: nel momento in cui questo spirito è venuto meno da una delle due parti, il PD di Renzi, è caduto il presupposto su cui tutto il resto si basava".

Alle dichiarazioni di Berlusconi ha risposto il premier dicendo che: "Forse è una delle sue barzellette, ma non fa ridere. Io non ho mai promesso a Berlusconi una modifica della Severino. Probabilmente si confonde con l’altro Matteo". Al premier ha risposto Renato Brunetta: "Le barzellette le racconta Renzi. Le racconta ai suoi interlocutori, ai suoi compagni di partito, ai suoi alleati, al Parlamento, ai colleghi di governo. Ma che credibilità può avere Renzi che ha cambiato 18 volte e unilateralmente il Patto del Nazareno, quando afferma che nello stesso non c’era la modifica della legge Severino? Che credibilità può avere uno come lui affetto inguaribilmente da azzardo morale? Dovrebbe almeno avere la decenza di stare zitto. Gli italiani hanno capito la sua arroganza, la sua protervia, hanno capito che di lui non possono fidarsi, come purtroppo si era fidato invece il presidente Berlusconi".

Il Cavaliere poi ha spiegato: "Sono tornato in campo perché la situazione politica attuale è pericolosa per il futuro di tutti i noi. Il signor Renzi con il voto di un italiano su sei e neanche suo ma del partito non solo governa ma cambia anche la legge elettorale e la Costituzione. Inoltre con il nuovo sistema elettorale c'è il rischio se centrodestra non unito di un ballottaggio Pd con Movimento 5 Stelle e tutti i sondaggi dicono che vincerebbe il partito di Grillo. Un pericolo grave. In primavera ci sono le elezioni amministrative che sono importanti ed è importante per il centrodestra assicurarsi il governo delle città".

Tornando alla manifestazione di Bologna, Berlusconi ha precisato: "Non è vero che ci sono stati fischi. Ero tranquillo, ho fatto un intervento in cui ho anticipato il programma da cui ho avuto un primo sì di massima da Fdi e Lega. Era necessario essere lì perché dopo anni che avevamo seguito strade diverse dovevamo dare un segnale di compattezza preceduto in Parlamento da una riunione dei capigruppo che hanno deciso di esser uniti nell’opposizione al governo".

In merito a Salvini, il Cav ha affermato: "È nella Lega da sempre e ha il grande merito di averla portata dal 4% al 14%: questo ci fa un mare di piacere perché rafforza il centrodestra. Con Salvini ho un rapporto molto cordiale e questo potrà sfociare in un accordo sul programma di governo". In seguito, in merito ai sondaggi su Forza Italia, Berlusconi ha spiegato: "Non sono preoccupato per Forza Italia perché già nel 2011 era scesa all’11% poi mi richiamarono per le elezioni e portai in soli 23 giorni di campagna elettorale Forza Italia al 21%".

"L'incontro con Angela Merkel alla riunione del partito popolare europeo? È andato bene. Ho sempre avuto un rapporto cordiale con lei. Non ho niente da farmi perdonare, lei qualcosa lo ha. Perché nel 2011 la Germania e la banca centrale tedesca hanno ordinato alle banche tedesche di vendere i titoli del debito pubblico italiano per far salire lo spread".

Quanto al governo Renzi, Berlusconi ha annunciato: "Voteremo certamente sì all’abolizione della tassa sulla prima casa. Noi però voteremo contro la legge di stabilità nella sua totalità. Renzi sta copiando i punti del nostro programma e lo sta facendo male.

Sul Ponte sullo Stretto la proposta che ho visto è assurda ovvero quello di far passare solo la ferrovia. Per il contante noi volevamo portarlo alla quota europea ovvero 6mila euro se non 8mila come negli Usa e non è sicuro che ci riesca".

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