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Bersani fa una strage

Per abbattere Renzi, Mdp rompe ogni alleanza col Pd e aiuta Grillo

Bersani fa una strage

Bersani, D'Alema e soci hanno deciso di rompere tutte le alleanze presenti e future con il Pd, chiudendo la porta definitivamente a qualsiasi accordo con Renzi e decretando di conseguenza l'impossibilità della sinistra di vincere qualsivoglia elezione, locale o nazionale che sia. Non solo gli scissionisti vogliono uccidere Renzi, come sintetizzava ieri un azzeccato e stupidamente discusso titolo di Libero, ma si preparano a compiere una strage di tutta la sinistra: la loro, che senza Renzi sarà condannata alla marginalità del partitino poco più che personale, e quella di Renzi, che senza di loro non potrà mai e poi mai mettere in piedi una coalizione competitiva contro centrodestra e grillini.
Anche se manca la legge sul fine vita, stiamo quindi assistendo all'innesco della procedura di suicidio programmato di uno dei tre blocchi che si conte la guida del Paese. La cosa non ci dispiace e comunque, diciamo così, non sono affari nostri. Ma un paio di osservazioni ce le permettiamo.
La prima. A Renzi si possono imputare tante colpe (in primis sulle banche e sulla mancata crescita dovuta alla sua politica delle mance e delle cambiali firmate con l'Europa che, prima o poi, dovremo pagare), ma non certo quella di abuso del titolo di guida del Pd: ha vinto due primarie di seguito, l'ultima pochi mesi fa con consenso bulgaro. Lui è il capo, non c'è dubbio, e qualche diritto lo avrà pure di decidere linea e strategia, a meno di non ammettere (cosa secondo noi vera) che le primarie (a pagamento) sono una truffa, un modo per raccogliere soldi e illudere gli elettori di contare qualche cosa.
La seconda osservazione riguarda il rischio di un Mdp (così si chiama il partitino di Bersani che piace tanto al presidente del Senato Grasso) in libera uscita. È possibile cioè che, per completare l'opera di distruzione di Renzi, questa formazione si offra di aiutare - prima, durante e dopo le elezioni - il movimento di Grillo, cosa che già accadrà, come annunciato, il 19 novembre al ballottaggio di Ostia tra il candidato dei Cinquestelle e quello del centrodestra.
Non vorremmo quindi che le macerie della strage a sinistra di Bersani avessero le sembianze di un governo tra Grillo e i comunisti di Mdp.

Già presi singolarmente sono una minaccia, insieme Di Maio, Davigo, Grasso e D'Alema - potrebbero fare strage dell'intero Paese.

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