Politica

Bertolaso e Giorgetti possibili ali moderate

Per le quote rosa in pole Cartabia, Belloni, Panucci, Torchia, Sabbadini e Polimeni

Bertolaso e Giorgetti possibili ali moderate

Mario Draghi accelera e punta a chiudere la squadra dei ministri entro domani sera. Al massimo giovedì mattina. Domani e giovedì il M5s deciderà con il voto sulla piattaforma Rousseau se dare il via libera o no al governo Draghi. Nel fronte dei Cinque stelle Giuseppe Conte si tira fuori per un incarico nel futuro esecutivo Per l'ex numero uno della Bce cambia poco. Si seguirà il profilo tecnico. Secondo paletto, il premier incaricato si riserverà la piena autonomia di scelta dei ministri chiave: Economia, Esteri, Interno, Infrastrutture, Interno, Difesa, Giustizia, Sviluppo economico. Due nomi sono in ballo per la poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Daniele Franco, direttore generale di Bankitalia e Luisa Torchia, giurista allieva di Sabino Cassese. Il primo è in lizza anche per la guida del ministero dell'Economia. Ma per la casella di via XX settembre sono sul tavolo anche altre opzioni: Dario Scannapieco (Vicepresidente banca europea degli investimenti), Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale di Bankitalia e il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate Enrico Maria Ruffini. La novità potrebbe arrivare dalla Lega: Matteo Salvini avrebbe intenzione di sottoporre a Draghi il nome di Guido Bertolaso per la guida del ministero della Salute. Il leader leghista ipoteca anche il ministero del Lavoro: si fanno i nomi di Giancarlo Giorgetti e Giulia Buongiorno. Certo l'ingresso nella squadra di Draghi dell'economista Carlo Cottarelli. Sono due le poltrone in ballo: Sviluppo economico o Pubblica amministrazione. L'altro nome in quota Draghi per gli stessi ministeri è quello del manager Vittorio Colao. Per il ministero dello Sviluppo economico gira il nome di Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria. Per il ministero della Giustizia in pole ci sarebbero Paola Severino e Marta Cartabia. Ma l'ex ministro Severino potrebbe essere dirottata anche al ministero della Difesa. Scelta quasi definita per il Viminale: Draghi valuta la riconferma di Luciana Lamorgese. In alternativa ci sarebbe l'ex capo della polizia Alessandro Pansa. L'ex presidente Istat Enrico Giovannini dovrebbe andare alla guida del ministero del Lavoro. Si punta su Linda Laura Sabbadini per la guida del ministero Pari Opportunità e Famiglia. Scalda i motori anche il magistrato Raffaele Cantone in pole per la guida del ministero Infrastrutture e Trasporti. Per il dopo Azzolina, il professore Draghi punta Antonio Malaschini ex segretario generale del Senato. Malaschini potrebbe guidare anche il ministero dei Rapporti con il Parlamento. La partita sulla Farnesina sembra chiusa: Elisabetta Belloni è la favorita. In casa Pd si valuta la riconferma per Gaetano Manfredi per il ministero dell'Università. In alternativa sono pronti i nomi di Patrizio Bianchi e Antonella Polimeni. Tra i tecnici che si muovono in orbita dem c'è l'ex presidente del Cnr Gino Nicolais che potrebbe andare al ministero dell'Ambiente. In quota Forza Italia spunta il nome della scienziata Annamaria Colao. Sono proposte.

Si attende il responso di Draghi.

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