Bibbiano, verdetto del Riesame Il sindaco Pd resta ai domiciliari

Il Gip del Riesame ha respinto il ricorso dei legali del sindaco del Pd di Bibbiano: resta agli arresti domiciliari

Bibbiano, verdetto del Riesame  Il sindaco Pd resta ai domiciliari

Fallito il blitz col Riesame da parte dei legali del sindaco del Pd, Andrea Carletti, coinvolto nello scandalo di Bibbiano. Il primo cittadino, sospeso dall'incarico dalla Prefettura, dovrà restare agli agenti domiciliari. Il dem è accusato di abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta "Angeli e Demoni" guidata dalla Prcura di Reggio Emilia su un presunto giro di affidi illeciti dei bimbi da parte dei servizi sociali che operavano nella Val d'Enza. La decisione di confermare i domiciliari per Carletti è stata presa dal Gip dopo la presentazione di un memoriale della difesa in cui di fatto veniva chiesta la revoca della misura restrittiva. Intanto è scontro anche sul fronte politico.

Fratelli d'Italia va all'attacco di M5s e Pd sul fronte della commissione d'inchiesta su quanto accaduto a Bibbiano: "Che il Pd sia alla ricerca di nuovi alleati in vista della imminente sconfitta alle elezioni regionali della Emilia Romagna è cosa nota. Meno scontato che i 5Stelle, dopo avere sostenuto di recente la sinistra legge sulla omotransnegatività, facessero nuovamente da stampella alla sinistra con supporti da codice rosso. Dopo quanto è successo a Bibbiano, con bambini strappati alle famiglie d’origine per assurde decisioni imposte dagli assistenti sociali, tutto si poteva infatti prevedere meno che il determinante appoggio dei 5Stelle ad un esponente del Pd per la presidenza della commissione d’inchiesta istituita su quei fatti, su richiesta del centrodestra, Fratelli d’Italia in testa. Con buona pace di quanto accaduto agli ’Angelì (i bambini) si realizzano dunque in Emilia Romagna ’Demonì convergenze tra Pd e 5Stelle. In ambito politico, ma non solo. Infatti, il candidato sindaco dei 5Stelle a Reggio Emilia non solo è difensore della principale indagata di Bibbiano, ma condivide lo studio legale con un secondo indagato, membro del direttivo provinciale del Pd. Solo causalità?", ha affermato il vice capogruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio, Tommaso Foti.

Sulla vicenda però non si spengono le voci di esponenti del mondo dello spettacolo che di fatto chiedono di far luce su quanto accaduto.

A quelle di Nek, Pausini e Borghese si è aggiunta la voce di Lorella Cuccarini che ha lanciato un appello in un'intervista a La Verità: "È ora che noi che abbiamo un dialogo col pubblico facciamo sentire la nostra opinione al di là delle convenienze ed è anche ora di smetterla di pensare che i giudizi della rete siano oro colato. Basta fare come me: fregarsene. Mi raccomando voi continuate: andate fino in fondo".

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