«Finiamo il lavoro». Joe Biden annuncia ufficialmente con un video di tre minuti la sua ricandidatura alla Casa Bianca nel 2024, chiedendo agli elettori di dargli altri quattro anni per portare a termine il suo programma. Il comandante in capo, che avrebbe 86 anni alla fine di un eventuale secondo mandato, è già il presidente più anziano della storia americana, e punta sui risultati della sua amministrazione e gli oltre cinquant'anni di esperienza a Washington per spazzare via le preoccupazioni sulla sua età. Preoccupazioni che Biden ha in passato definito «totalmente legittime», ma di cui non ha parlato nel video con cui annuncia la sua discesa in campo.
Nel filmato scandisce il suo messaggio mentre scorrono le immagini dell'attacco al Congresso del 6 gennaio 2021 e delle proteste presso la Corte Suprema in difesa del diritto di aborto. «Quando ho corso per la presidenza ho affermato che la nostra era una battaglia per lo spirito dell'America. Lo è ancora - dice - La domanda che ci troviamo ad affrontare è se negli anni a venire avremo più libertà o meno libertà. Più diritti o meno diritti. Non è il momento di essere compiacenti. Per questo mi candido alla rielezione». «Ogni generazione di americani si è trovata davanti a un momento in cui ha dovuto difendere la democrazia, difendere le nostre libertà personali, il nostro diritto al voto e i diritti civili. Questo è il nostro momento», continua, prima di attaccare gli estremisti Maga che «cercano di annullare l'accesso all'aborto, tagliare la previdenza sociale, limitare i diritti di voto e vietare i libri con cui non sono d'accordo. In tutto il Paese cercano di portare via quelle libertà fondamentali». D'altronde, pochi argomenti hanno unito gli elettori democratici come la prospettiva del ritorno al potere di Donald Trump (che ha già annunciato la sua candidatura). La posizione politica di Biden all'interno del partito si è stabilizzata dopo che i dem hanno ottenuto una performance migliore delle aspettative nelle elezioni di medio termine, e per questo il presidente vuole puntare sugli stessi temi che hanno avuto successo lo scorso autunno, in particolare sulla conservazione dell'accesso all'aborto. Peraltro sembra che la strada per vincere la nomination dell'Asinello sia tutta in discesa per Biden, visto che non dovrebbero esserci seri rivali democratici in campo. Anche la vice presidente Kamala Harris ha già confermato la sua corsa in ticket con Biden: «In quanto americani crediamo nella libertà e crediamo che la nostra democrazia può essere forte quanto forte è la determinazione a lottare per difenderla - ha scritto su Twitter - Ecco perché Joe Biden e io corriamo per la rielezione».
Ieri il comandante in capo ha nominato la manager della campagna per il 2024, scegliendo Julie Chavez Rodriguez: veterana dell'amministrazione Obama, 45 anni, californiana, attivista e figlia di due storici sindacalisti, è una dei più stretti consiglieri del presidente oltre che responsabile dell'Office of Intergovernmental Affairs della Casa Bianca. Biden è «sconnesso dalla realtà», è invece il commento della presidente del Comitato Nazionale Repubblicano, Ronna McDaniel.
Il Grand Old Party è compatto nell'impresa di sconfiggere Biden, assicura, e gli americani «stanno contando i giorni che ci separano dal momento in cui verrà mandato a casa»: «Se gli elettori consentiranno a Biden di finire il lavoro, l'inflazione continuerà a salire vertiginosamente, il crimine aumenterà, più fentanyl attraverserà le nostre frontiere aperte, i bambini resteranno emarginati e le famiglie americane si ritroveranno in condizioni peggiori».
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