Cronache

Il blitz di De Benedetti. Fonda "Domani" contro "Repubblica"

Il nuovo quotidiano farà concorrenza all'ex creatura rimasta ai figli. Annunziata direttore

Il blitz di De Benedetti. Fonda "Domani" contro "Repubblica"

Carlo De Benedetti è pronto a tornare al suo vecchio mestiere di editore di giornali e a fondarne uno nuovo, che faccia concorrenza a Repubblica. Ci sarebbe già il nome per la testata dell'Ingegnere: Domani. Dopo giorni di voci e indiscrezioni, alimentate dallo stesso De Benedetti e dalle sue critiche alla nuova Repubblica targata Elkann, arrivano le prime conferme che il progetto è già in pista. «Carlo De Benedetti ha deciso di fondare un nuovo giornale che andrà su carta e su web e si chiamerà Domani . Il quotidiano sarà diretto da un giovane non si sa di più per ora e farà concorrenza, manco a dirlo, a Repubblica» scrive Open, il sito web fondato da Enrico Mentana, in un pezzo non firmato, circostanza che lascia supporre che dietro allo scoop ci possa essere lo zampino del direttore del TgLa7. La fonte è una mail scritta da De Benedetti ad amici e conoscenti per informarli dell'iniziativa di lanciare un nuovo giornale. Nella comunicazione vengono rivelati altri dettagli, come la nascita di una fondazione che sarà titolare della testata. Il messaggio poi si conclude, scrive Open, con un'esclamazione significativa: «Basta eredi!!!». Il riferimento è alla gestione dell'ex gruppo Espresso fatta dai figli di De Benedetti e giudicata dall'Ingegnere molto negativamente. De Benedetti ha tentato anche nel 2019 di riprendersi la sua creatura, dopo aver accusato i figli di aver «distrutto valore negli ultimi anni, Rodolfo e Marco non hanno né passione per fare gli editori», ma l'offerta di acquistare il 29,9% della società è stata respinta dagli eredi, in una faida famigliare molto dura. Ma per De Benedetti il colpo finale è stata nei giorni scorsi la scalata finale di Elkann al suo ex gruppo editoriale, con la immediata sostituzione del direttore di Repubblica e una nuova linea editoriale meno militante. Svolta giudicata pessima da De Benedetti, che intervistato dal Foglio ha espresso le sue perplessità: «Penso che John Elkann voglia modificare la natura di Repubblica. La portano più a destra. Credo sia in animo uno snaturamento sostanziale del filone culturale che è stato all'origine del giornale fondato da Eugenio Scalfari». Oltre alle perplessità, anche un'idea. Un nuovo giornale? «Ci sto pensando seriamente. E ricevo messaggi incoraggianti.». Tra l'altro, «oggi fare un giornale non costa nemmeno troppo».

Nel progetto l'Ingegnere vorrebbe coinvolgere l'editore Carlo Feltrinelli. Dagospia aggiunge dei particolari. Il giornale avrebbe 8 pagine e il direttore potrebbe essere Lucia Annunziata, «dopo i no, grazie di Carlo Verdelli e dei repubblicones Ezio Mauro e Gad Lerner (del resto, quando mai prenderebbero lo stesso stipendio che oggi incassano da Repubblica? Mauro intasca qualcosa come 320 mila euro l'anno)» scrive Dagospia. Mentre potrebbero traslocare alcune vecchie glorie.

Per Repubblica una bella perdita, per Elkann un bel risparmio di superstipendi.

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